di Alberto Premici – Nel suo atteso discorso televisivo alla nazione, differito di 24 ore, Vladimir Putin ribadisce che l’invasione dell’Ucraina è stata inevitabile e non ha usato mezzi termini riguardo agli sviluppi futuri della situazione.

“I territori ucraini che hanno annunciato il referendum per l’adesione alla Russia, hanno il sostegno di Mosca e il Lugansk è stato quasi completamente liberato dai nazisti. Nella sua aggressiva politica anti-russa, l’Occidente ha superato ogni limite e vuole indebolire, dividere e distruggere la Russia. Coloro che cercano di ricattarci con armi nucleari dovrebbero sapere che le abbiamo anche noi”.

“L’Occidente – sostiene il capo del Cremlino – dice apertamente di aver sciolto l’URSS nel 1991, ora ritiene sia arrivato il momento di fare lo stesso con la Russia. Gli Occidentali hanno spinto l’ Ucraina in guerra con noi e Kiev ha rifiutato di negoziare la pace e sta cercando di ottenere armi nucleari”.

Secondo le agenzie, Putin avrebbe dichiarato una mobilitazione parziale in Russia, con lo scopo di “controllare i territori liberati in Ucraina”. Sono stati messi in preallerta 300.000 militari riservisti, uomini che hanno già servito nell’esercito, con esperienza di combattimento e specializzazioni militari. Sono esclusi i militari di leva. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa Serghei Shoigu, citato dalla Tass, aggiungendo che scopo della mobilitazione è “controllare i territori liberati” in Ucraina.

Questa risposta da parte russa, annulla e rende vano ogni tentativo di pacificazione del conflitto che aveva preso corpo soprattutto dopo l’intervento del premier turco Erdogan: “Tutto ciò che vogliamo fare e che vogliamo vedere è porre fine a questa battaglia con la pace, sia che si tratti di Putin, sia che si tratti di Zelensky, ho sempre chiesto e raccomandato questo. La gente sta morendo e nessuno vincerà alla fine della giornata”.

Tra le prime reazioni al discorso di Putin c’è quella del vice cancelliere tedesco Robert Habeck: ” L’annuncio di una parziale mobilitazione appena fatto da Vladimir Putin segna una nuova escalation nell’aggressione all’Ucraina. Ci consulteremo per vedere come reagire sul piano politico. L’Ucraina dovrà continuare ad avere pieno sostegno”.

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