Un livello di devastazione così non si vedeva in Asia da oltre un secolo.
Sarebbero oltre 2000 le vittime del terremoto che ha colpito il Myanmar e le aree vicine, ma sono stime sommarie destinate a crescere notevolmente. Potrebbero essere 10.000 i morti, mentre una ricognizione in corso segnala almeno 3000 edifici crollati.
L’Onu manda un appello per gli aiuti soprattutto per le forniture mediche.
La scossa di terremoto più devastante, di magnitudo stimata attorno a 7.7, si è verificata alle ore 01:00 (ore 07:32 in Italia) con epicentro nei pressi di Sagaing venerdì scorso.
Il governo britannico ha fatto sapere che invierà aiuti umanitari per un valore di quasi 12 milioni di euro alla popolazione.
Colpito lo straordinario patrimonio storico, culturale e religioso del Myanmar, testimonianza di regni antichi e della devozione di monaci e pellegrini. Secondo un portavoce della Caritas, in Myanmar serviranno aiuti almeno per 5 anni.
Anche la Croce Rossa ha lanciato l’allarme per il rischio di crisi umanitaria senza precedenti: “Quello che stiamo vedendo in Myanmar è un livello di devastazione che non si vedeva da oltre un secolo in Asia”, ha scritto la Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (Ifrc) in un post.
Intanto un altro forte terremoto di magnitudo 7.1 ha colpito l’area intorno l’isola di Tonga, ma l’iniziale allerta tsunami è rientrato.
(ap)

