La commissione paritetica chiamata a pronunciarsi sulla ripartizione del patrimonio tra le due nuove Province, si è sciolta senza aver raggiunto nessun accordo. Questo il risultato della riunione di ieri, che ha valutato la proposta presentata dal presidente della Provincia, che è stata a sua volta emendata da una ulteriore proposta degli esponenti del Pd ascolano e fermano. In pratica, il Pd, prendendo come base il documento di Rossi, ha chiesto di scorporare dalla ripartizione del patrimonio l’edificio di via Tornasacco e di abbassare il valore del conguaglio da versare a Fermo a due milioni di euro, soldi che sarebbero stati impegnati per realizzare una autorimessa e un deposito per la Provincia di Fermo. E qui c’è stato il secco no del centrodestra, con il sindaco Piero Celani in testa, e anche degli altri rappresentanti del fermano, che hanno ritenuto la proposta del Pd riduttiva e penalizzante per il loro territorio. Un atteggiamento, quello del centrodestra, che si spiega con le voci che in questi giorni rimbalzano da Roma, secondo le quali ci sarebbe allo studio del governo l’ipotesi di bloccare l’istituzione delle tre nuove Province (Monza, Andria, Trani e Barletta e Fermo). Da parte degli altri partiti del centrosinistra del fermano c’è stato solo l’impegno a valutare la proposta presentata dal Pd, ma stando alle prime impressioni, difficilmente si arriverà a un accordo in tal senso. La riunione era cominciata, per la verità, con una grossa apertura di credito dei sindaci del fermano che, anche se a malincuore, ritenevano il documento di Rossi un utile punto di mediazione sul quale chiudere l’accordo. Poi, ci si è messa la proposta del Pd, formalizzata dal sindaco di Offida, Lucio D’Angelo, e allora, si è capito che trovare una parvenza di intesa era praticamente impossibile. A questo punto la commissione paritetica, almeno per quanto riguarda la ripartizione del patrimonio, esce di scena con un mezzo fallimento. “Bisogna rilevare – ha detto l’assessore Renzo Offidani, al termine della riunione – che il contributo della commissione paritetica sulla ripartizione del patrimonio è stata utile. A questo punto si valuterà la proposta presentata dal Pd e, poi, il discorso passerà all’esame della giunta provinciale. Tutti sapevano che quella di oggi (ieri per chi legge, ndr) era l’ultima riunione della commissione paritetica per parlare di ripartizione del patrimonio. Tra qualche giorno la commissione paritetica sarà nuovamente convocata per parlare della ripartizione del personale, anche se in quella sede prenderemo atto della risposta dei sindaci del fermano alla proposta del Pd”. Adesso la patata bollente passa nelle mani della giunta provinciale che, sentito il consiglio, formulerà la sua proposta definitiva in materia di ripartizione del patrimonio. Se i sindaci del fermano dovessero accogliere la proposta del Pd, allora i giochi potrebbero chiudersi in breve tempo. In caso contrario, sul tappeto rimarrebbe solo il documento di Massimo Rossi e su quello gli assessori dovranno esprimersi. “Ritengo – ha detto Massimo Rossi, alla fine del vertice – che un accordo, anche se opinabile, è meglio di un mancato accordo. Non c’è dubbio che la commissione paritetica ha svolto un utile lavoro, ma anche se siamo disponibili a proposte e suggerimenti, adesso il compito di decidere sul patrimonio, passa alla giunta”. (Fonte: Corriere Adriatico – Autore: Nino Orrea)

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