ANCONA – 779 milioni le risorse messe in campo della Regione Marche per le politiche del lavoro: 100 milioni sono destinati agli investimenti per le imprese, 65 alle aree di crisi, 29,6 alla formazione professionale, 28 alle politiche sociali, 23 milioni per tirocini e borse lavoro, 900 mila euro per la rivalutazione del piccolo commercio. A queste cifre si aggiungono 249 milioni di euro per i fondi straordinari del sisma per l’occupazione e 274 milioni dal Piano di sviluppo rurale per l’occupazione in agricoltura.

 “Una novità di questa programmazione è l’investimento territoriale integrato che ha rafforzato i finanziamenti anche statali. Avere già avuto questo strumento all’interno del POR FESR è stato molto utile anche per mettere in sinergia le misure. – ha evidenziato l’assessore alle Attività Produttive Manuela Bora – Attualmente per l’area di crisi complessa del Piceno ci sono 31.757.000 euro (189 assunzioni previste), per l’Area di crisi di Pesaro e Urbino 5.623.376 milioni (224 assunzioni previste); per l’Area di Crisi Merloni 18.519.480 euro (247 assunzioni previste), per l’Iti Fabriano 4,5 milioni (assunzioni previste nel 2019), per l’area di crisi non complessa Pesaro Urbino, Fermano e alcuni Comuni di Ancona e Porto Recanati.Governare è saper comporre gli interessi in maniera virtuosa”.

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