Il segretario del Partito Socialista, Sezione Alessandro Sigismondi, Giocondo Recchi comunica la decisione di abbandonare la coalizione che sostiene il sindaco D’Angelo: «Caro Sindaco, Ti informo che il Partito Socialista, a seguito dell’approvazione unanime di un provvedimento del Comitato Direttivo di sezione, non parteciperà più alle riunioni interpartitiche e ritiene finita l’esperienza all’interno della coalizione che si riconosce nella lista “Offida Solidarietà e Democrazia”. Crediamo che sia necessario un radicale rinnovamento, negli uomini e nei modi di fare politica, che non si è verificato nel corso di questi anni in Offida; concetto da noi già espresso subito dopo l’esito delle elezioni comunali del 2004, quando la nomenclatura dei DS, distribuendo le preferenze ad arte, come ha sempre fatto, stabilì a tavolino la composizione del consiglio comunale. Tale decisione non è maturata a seguito delle recenti vicende a livello nazionale, che ci hanno visto esclusi da un possibile accordo con il Partito Democratico. Partito che, all’inizio, aveva dichiarato che non avrebbe fatto apparentamenti con nessuno, poi ha accolto Di Pietro concedendogli anche di tenere il suo simbolo, mentre ai socialisti è stato detto: “Venite con noi ma lasciate da parte il vostro simbolo”. Cosa ancora più grave è che non c’è stato alcun confronto, da noi sollecitato, sul programma. L’obiettivo era chiaro, farci scomparire. Ma noi non scompariremo, anzi la decisione di presentarci alle prossime elezioni in autonomia e con nostre liste in tutta Italia, sono sicuro che ci rafforzerà. Siamo molto preoccupati, invece, per il nostro paese. L’azienda comunale Energie Offida ha fatto enormi investimenti, realizzando impianti fotovoltaici e acquistando l’area ex Fornace, accendendo mutui molto onerosi per le nostre disponibilità finanziarie. Ma con quali garanzie e con quali risorse pagheremo le rate dei mutui? Abbiamo l’impressione che è stato fatto il passo più lungo della gamba. Per sviluppare il fotovoltaico e promuoverne la diffusione, si potevano valutare altre possibilità, ugualmente efficienti, ma meno onerose per il Comune, come, per esempio, l’installazione di piccoli impianti sulle singole abitazioni: l’energia prodotta in eccesso, può essere poi ceduta al gestore locale. Il Piano Particolareggiato del centro storico ha fatto perdere le sue tracce, eppure, è pronto da anni. Il Piano Regolatore è da rivedere, a causa dei diversi errori fatti. Del Centro Turistico Termale nessuno parla più, così come degli altri interventi da realizzare: i parcheggi in Borgo Leopardi e Via Valle, in zona Ischia e San Michele, il progetto di risanamento definitivo del pendio di Borgo Cappuccini e delle infrastrutture (Via Martiri della Resistenza, Via La Malfa, Borgo Cappuccini), la trasformazione dell’attuale Cineteatro in una struttura polifunzionale, la realizzazione della rete ottica a larga banda, il potenziamento dello sportello Informagiovani. E il parco in Via Repubblica, polmone di verde attrezzato a disposizione di tutta la cittadinanza? La realizzazione della ricicleria comunale? La sistemazione a verde pubblico dell’area della Pineta nel centro storico?
C’è poi un problema da noi evidenziato e molto sentito dai cittadini, che non si è voluto mai affrontare, ovvero quello della comunità cinese che spesso, evitando il rispetto delle normative, attua una vera e propria concorrenza sleale che danneggia i nostri artigiani. E’ inutile che ti ricordi che gli interventi sopra indicati, sono previsti nel programma elettorale e, di sicuro, non saranno mai realizzati da qui alla fine della legislatura, poiché richiedono enormi investimenti di tempo e di denaro. Così non è più possibile andare avanti, ed è per questo che ci auspichiamo un cambio di rotta, poiché la sensazione che si percepisce è che poche energie sono spese per il nostro paese, mentre molte energie sono usate per preservare la classe politica e gli interessi di alcuni partiti». (Fonte: PicusOnLine)