di Alberto Premici | La vicina Grecia sta vivendo da giorni una vera e propria catastrofe, dovuta a devastanti incendi sviluppatisi in diversi punti del territorio nazionale, in particolare nella regione dell’Attica a nord-est di Atene, evidenziati nella mappa (ANSA). Sono quasi 50 i focolari censiti e ancora attivi. I centri abitati più colpiti sono Rafina e Mati.

E’ il più grave incendio degli ultimi 10 anni. Le immagini che arrivano dalle agenzie o reperibili sui social sono apocalittiche. Migliaia di abitanti dell’Attica orientale sono fuggiti sulle spiagge o saliti sulle imbarcazioni per sfuggire alle fiamme. Alcune persone sarebbero annegate nel tentativo di mettersi in salvo.

Fonti locali riferiscono che, al momento, le vittime accertate sarebbero 74, ed i feriti 588. Purtroppo però il numero è certamente destinato ad aumentare. Impossibile per ora definire il numero dei dispersi.

Il fumo denso dei roghi ha raggiunto Atene ed il governo Tsipras ha chiesto sostegno all’Europa per arginare gli incendi che sembrano non arrestarsi, oltre a dichiarare tre giorni di lutto nazionale.

L’Italia ha messo subito a disposizione uomini e mezzi, inclusi due Canadair. Altrettanto hanno fatto altre nazioni, inclusa la vicina Turchia, da sempre in conflitto con la Grecia.

Le prime indagini portano gli inquirenti a propendere per l’origine dolosa del disastro.

La Farnesina, come avviene in tutte le emergenze, ha subito attivato un numero di telefono per avere informazioni sui nostri connazionali in Grecia: +390636225. Al momento però non sembra coinvolto nessuno dei 12.000 italiani residenti, e dei 640 in vacanza nelle zone colpite dal disastro.

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