Alla luce di “quanto sta avvenendo in altri Paesi europei con la cosiddetta ‘pandemia dei non vaccinati’, il Commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo scrive una circolare con la quale chiede alle Regioni sia di “rinforzare l’opera di informazione e sensibilizzazione sulla vaccinazione”, che di “incrementare il ritmo di somministrazione delle terze dosi” e di “proseguire con il completamento dei cicli primari”.

La terza dose viene somministrata a sei mesi dalla seconda, quindi c’è la possibilità di programmare le inoculazioni in concomitanza con la vaccinazione antinfluenzale.

La pianificazione deve consentire uno sviluppo della campagna “omogeneo su tutto il territorio”, la possibilità di “programmare con precisione” l’approvvigionamento dei farmaci, dei presidi e dei materiali sanitari necessari alle vaccinazioni, una gestione efficace della macchina organizzativa alla luce della razionalizzazione degli hub.

Si invita quindi anche a garantire la possibilità di accedere agli hub senza prenotazione e vista la disponibilità di vaccini, si chiede di ricorrere in “modo sistematico” alla cosiddetta ‘chiamata attiva’, procedendo alla prenotazione di chi deve fare la dose booster coinvolgendo quanto più possibile i medici di famiglia, i pediatri e i farmacisti.

“Le evidenze scientifiche sull’andamento dei contagi in funzione del tempo intercorso dalla vaccinazione/guarigione – scrive Figliuolo – il probabile futuro allargamento dell’offerta vaccinale alla platea 5-11 anni e, soprattutto, l’incremento dei casi positivi in concomitanza dell’inizio della stagione delle grandi malattie respiratorie, suggeriscono l’opportunità di calendarizzare la somministrazione delle terze dosi rispettando senza indugio le tempistiche indicate dalle autorità sanitarie, ovvero a partire dal 181/esimo giorno dal completamento del ciclo vaccinale primario”.

“La situazione epidemiologica nazionale nel mese di ottobre mostra un rialzo della curva epidemica, – spiega la nota di Figliuolo – con un progressivo incremento dell’incidenza settimanale di nuovi casi (41 casi per 100.000 nell’ultimo aggiornamento dell’Iss del 27 ottobre, rispetto a 29 casi per 100.000 della settimana precedente e a 39 per 100.000 nell’ultima settimana di settembre 2021) e del Rt medio calcolato sui casi sintomatici pari a 0,96 (ancora al di sotto della soglia epidemica), rispetto a 0,86 della scorsa settimana e 0,83 dell’ultima settimana di settembre”.

“Il quadro epidemiologico – spiega sempre il documento – rientra tra gli scenari ipotizzati e la campagna vaccinale, che ha raggiunto ad oggi l’86,41% della popolazione vaccinabile (soggetti over-12) con almeno una dose e l’83,18% con ciclo completo, si sta rivelando determinante nel limitare le forme severe di malattia, con ricadute positive, oltrechè sulla salute, anche sul sistema ospedaliero”.

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