OFFIDA – Tutto pronto per il via all’Impianto Fotovoltaico in zona Rovecciano di Offida. Le caratteristiche sono state illustrate, nel corso dell’incontro stampa, dall’amministratore unico della Società Energie Offida S.r.l. di proprietà del Comune Dante Bartolomei e dal sindaco Lucio D’Angelo. Un impianto ultima generazione che presenta una potenza nominale pari a 1000 Kw e una potenza di picco pari a 998,10 KWp. Il terreno su cui sorge, circa 5 ettari di superficie complessiva, è di proprietà del Comune di Offida, concesso in locazione venticinquennale alla Società committente. Il costo complessivo per la sua realizzazione è di 6 milioni e seicentomila euro. Produrrà una resa annua di circa un milione di euro. Tanti, pertanto, i benefici. La tecnologia fotovoltaica (FV), infatti, permette di trasformare direttamente l’energia solare in elettricità grazie all’impiego di materiali semiconduttori come il silicio, un sistema a costi di manutenzione bassissima. Con tale metodo ci sarà un risparmio non indifferente anche sulla bolletta dell’utente. Per quanto riguarda l’aspetto ambientale, le ricadute dell’intervento sul territorio si valutano rispetto a due diversi tipi di considerazione: il vantaggio ambientale rappresentato dalla produzione di energia da fonti rinnovabili e il possibile impatto relativo all’utilizzazione del suolo, destinato alla realizzazione dell’impianto. “Coprire circa un quarto dei fabbisogni elettrici diurni della cittadina di Offida con energia prodotta da fonti rinnovabili – ha dichiarato l’amministratore della Società Dante Bartolomei – rappresenterà un notevole risultato nell’ambito dello sviluppo delle politiche ambientali, con evidenti ricadute positive anche in termine di immagine per l’intero territorio comunale. ‘Il consumo di suolo’ necessario al raggiungimento di questo obiettivo risulta modestissimo. Considerando, infatti – ha rimarcato Bartolomei – che il territorio del Comune di Offida si estende per 4.922 ettari e che l’impianto ha una superficie di circa 5 ettari, risulta, in termini numerici, che il rapporto tra le due superfici è pari a 0,001016, cioè pari a circa un millesimo”. In termini di utilizzo del territorio comunale, dunque, per raggiungere l’ambizioso obiettivo ambientale dell’autoproduzione per iniziativa pubblica, di un quarto del fabbisogno elettrico diurno della cittadina, è necessario “sacrificare” solamente l’1 per mille del territorio comunale. Circa l’inserimento ambientale dell’impianto, c’è poi un altro aspetto di rilevante importanza e cioè che le installazioni fotovoltaiche non producono nessun tipo di emissioni in atmosfera, né radiazioni elettromagnetiche rilevanti per la salute umana, né, ancora, nessun tipo di emissione di rumori, potendo sostanzialmente essere considerati del tutto inerti. (Fonte: Corriere Adriatico – Autore: Nicola Savini)
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