“Per sempre con noi. – L’esperienza della mancanza nell’età adolescenziale”. Parte in questi giorni il primo concorso intitolato alla memoria di Alex, Eleonora, Davide e Danilo, i quattro angeli di Appignano del Tronto, tragicamente scomparsi una sera di aprile, ormai di un anno fa, nello sciagurato incidente stradale, causato da un giovane di origine rom. A promuoverlo è il Comune di Appignano del Tronto, insieme all’Unione dei Comuni della Vallata e in collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo Picena, che invita i giovani frequentanti le scuole secondarie di I grado dei comuni appartenenti all’Unione, vale a dire gli Istituti Scolastici di Appignano del Tronto, Castignano, Offida, Castorano, Spinetoli e Colli del Tronto, a sviluppare e produrre poi, nello spirito del ricordo, dell’accettazione di ciò che accade, del senso della vita, una riflessione scritta sul tema difficile di una vita strappata, lacerata all’improvviso da un evento imprevedibile e sul tema della mancanza, del come continuare senza, ma con e nel ricordo. “Ciò che è successo il 23 aprile dello scorso anno ha sicuramente segnano per sempre la vita di questo paese e ha avuto ripercussioni su una vasta fetta di territorio piceno. La tragedia della morte violenta – ha detto il sindaco di Appignano Maria Nazzarena Agostini, presentando il concorso, – si è rovesciata con violenza sui ragazzi “superstiti”, che con estrema difficoltà hanno cercato e cercano di metabolizzare il dolore. Un dolore mai quietato e che mai si quieterà per le famiglie e la nostra Comunità”. Per il sindaco spetta alla scuola cercare di veicolare il dolore e la rabbia verso qualcosa di più sano e costruttivo che possa aiutare a superare il dolore senza dimenticare. Spetta agli insegnanti con la disponibilità all’ascolto e alla partecipazione “guidare i ragazzi e fornire loro le coordinate per rielaborare uno strappo così violento e improvviso. È per questo che abbiamo scelto il tema proposto, quello della mancanza, affinché i ragazzi siano messi nelle condizioni di “raccontare” il dolore e farci partecipi dell’impatto emotivo che hanno vissuto”. Il concorso, dunque, secondo l’Unione dei Comuni, non vuole essere solo la commemorazione del ricordo, ma un invito a “vivere il ricordo e il dolore in modo sano, senza odio e rancore, capaci di alimentare solo fanatismo, violenza, altro odio e altro dolore; un invito a partecipare ad un dolore per una perdita che mai finirà, per tutte le perdite e i lutti vissuti, che mai finiranno, un invito per tutti gli adolescenti a parlare, raccontare e veicolare il proprio dolore per affrontare la vita in modo positivo e costruttivo”. Proponendosi come luogo di dialogo e di raccolta di sentimenti propositivi, che concorrono a veicolare importanti e fondamentali valori comuni primo fra tutti: la solidarietà e il perdono. (Fonte: Corriere Adriatico – Autore: Filippo Tranquilli)

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