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OFFIDA – Probabilmente Giove Pluvio ce la invidia, ma S.Maria della Rocca, splendida chiesa trecentesca, è vanto, memoria e patrimonio solo degli offidani. Neanche la furia devastante della ritirata tedesca, tra il 16 ed il 18 giugno 1944, niente ha potuto per cancellare questo straordinario gioiello architettonico.
Come ogni cosa preziosa però, ha bisogno di attenzioni e cure. Le recenti abbondanti piogge che hanno colpito le Marche, sono state la causa di diverse problematiche a viabilità e stabilità dei versanti anche nel Piceno, incluso quello su cui poggia S.Maria della Rocca, già da tempo interessato da smottamenti di terreno per dilavamento.
Del problema sono state informate e coinvolte le autorità competenti da parte dell’amministrazione comunale, come nel febbraio u.s. quando il Sindaco Valerio Lucciarini chiedeva sopralluogo urgente dei tecnici della Soprintendenza Regionale per i Beni Culturali delle Marche, per valutare la situazione e prendere i provvedimenti necessari.
La richiesta viene reiterata oggi con una missiva indirizzata dal sindaco direttamente al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Dario Franceschini, in cui si chiede un incontro a breve per mettere in sicurezza il versante interessato dagli smottamenti e l’intero sito monumentale. Tra le opere necessarie nell’immediato, sono urgenti quelle per la regimentazione delle acque meteoriche e fognatizie, al fine di non aggravare la situazione, per poi procedere a drenaggi e opere di contenimento del terreno.

La chiesa di S.Maria della Rocca è situata ad occidente del centro storico di Offida ed è circondata su più lati da dirupi che si aprono su due vallate. Al suo interno sono ancora presenti affreschi di influsso giottesco attribuiti al Maestro di Offida e Giacomo da Campli.

(Alberto Premici)

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