“La Regione Marche si colloca all’avanguardia nel diffondere la cultura della progettazione a supporto di sindaci e in partnership con il mondo delle professioni. Un metodo innovativo che caratterizza il cambio di passo della Giunta Acquaroli, che decide di investire sulla progettazione per dare corpo ad una visione complessiva delle infrastrutture. Perché chi non progetta non può avere una visione, chi non ha visione non ha futuro”. È il commento dell’assessore alle Infrastrutture, ai Lavori Pubblici, alle Politiche per la Montagna e le Aree Interne Francesco Baldelli, in occasione della presentazione del progetto “Cultura del progetto e Fattore Qualità per gli spazi urbani”, organizzato insieme a FederArchiMarche e Federazione Ordini degli Ingegneri Marche al Palazzo Li Madou.
“La Regione Marche – ha aggiunto l’assessore Baldelli – dopo aver finanziato un fondo rotativo per la progettazione di opere infrastrutturali per la rete stradale, che ad oggi ammonta ad oltre 11 milioni di euro, e messo in campo oltre 1 miliardo di euro per l’edilizia sanitaria e ospedaliera, prosegue su questa linea strategica di promuovere la cultura del progetto, investendo 2,5 milioni di euro per un concorso di progettazione a supporto dei 111 Comuni classificati nei territori interni. Ringrazio i rappresentanti degli Architetti e degli Ingegneri che hanno raccolto insieme a noi la sfida della qualità con la Q maiuscola nella progettazione e realizzazione di opere pubbliche”.
“Esporteremo in tutta Italia il Modello Marche sulla progettazione di qualità – ha aggiunto il presidente del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, Francesco Miceli – Oggi, insieme all’assessore Baldelli, abbiamo avviato un percorso ed una strategia che ha un grande valore culturale, perché inauguriamo una fase di collaborazione con la Regione Marche che costituisce un’idea innovativa nel panorama nazionale. Per noi il Fattore Q di Qualità rappresenta uno dei temi centrali per il futuro delle nostre città, anche nell’ottica delle risorse del PNRR”.
“È una grande opportunità per tutti i professionisti marchigiani – ha sottolineato la coordinatrice regionale di FederArchiMarche Viviana Caravaggi Vivian – Il concorso di progettazione garantisce la diffusione della qualità nei progetti per valorizzare gli spazi urbani di grandi e piccoli Comuni. Gli architetti hanno il dovere di valorizzare la professione facendosi parte attiva con tutti gli attori istituzionali e gli altri Ordini professionali: siamo soddisfatti di mettere a disposizione la nostra piattaforma per i concorsi, uno strumento operativo che punta diritto al Fattore Q scelto dalle Marche”.
“È l’ultimo atto di un percorso avviato con la Legge dei Borghi – ha detto il presidente di Federazione Ordini degli ingegneri Marche Massimo Conti – una tappa che valorizza ulteriormente i comuni dei territori interni e supporta concretamente i cittadini di queste comunità, che soffrono di un progressivo spopolamento. Sindaci e tecnici hanno l’occasione di restituire la bellezza di molti spazi urbani, soprattutto in aree caratterizzate dai dannosi effetti del sisma e dell’alluvione”.
Nel dettaglio, i 111 comuni dell’entroterra potranno presentare idee di valorizzazione dei loro spazi pubblici, come la riqualificazione di spazi aperti, come piazze, belvederi, terrazze, spazi verdi, il riuso e la ri-funzionalizzazione di aree e di strutture edilizie esistenti per lo sviluppo di servizi socio-culturali, educativi e didattici, per la promozione di attività culturali, sportive, economiche e turistiche; la demolizione, infine, con contestuale riqualificazione, di opere in una situazione di degrado o avulse dal contesto ove inserito
Un concorso di progettazione a due gradi. Nella prima fase del bando verranno selezionate le tre migliori idee proposte on line dai Comuni destinatari del bando, nella seconda avrà luogo il concorso di progettazione vero e proprio, un concorso previsto in due gradi per individuare il miglior progetto per ognuno degli interventi finanziati consentendo la partecipazione ad un’ampia platea di architetti ed ingegneri, soprattutto giovani.
Nel primo grado del concorso di progettazione aperto a tutti i professionisti, i concorrenti elaborano una proposta ideativa nel rispetto degli obiettivi, dei costi e delle prestazioni richieste dal Comune per l’intervento selezionato. Nel secondo grado saranno ammessi gli autori delle migliori proposte ideative individuate nel I grado (tre per ciascuno dei Comuni); i concorrenti dovranno elaborare la progettazione.