Le Giornate FAI sono il primo grande evento nazionale dedicato ad arte e cultura organizzato dopo l’ultimo periodo di lockdown: un nuovo appuntamento per conoscere l’inestimabile patrimonio culturale d’Italia e un grande momento di incontro tra il FAI e tutti gli italiani.

Ad Offida il Gruppo FAI di San Benedetto del Tronto aprirà sette beni: Palazzo Comunale – Teatro del Serpente aureo, Collegiata, Palazzo Mercolini e Cantina Ciu Ciu, Museo Sergiacomi, Chiesa di San Michele, Chiesa di Santa Maria della Rocca.

«Inizia il conto alla rovescia, Offida si prepara a ripartire con questa iniziativa che ci vede coinvolti operativamente da oltre un anno – commenta l’assessore al turismo di Offida Cristina Capriotti – La città è pronta ad accogliere quanti vorranno ammirare le nostre bellezze architettoniche e con l’occasione apprezzare le nostre tipicità artigianali ed enogastronomiche. Siamo onorati di ripartire con la valorizzazione del nostro patrimonio culturale».

«Ringraziamo il FAI per aver scelto il nostro Borgo, per le sue giornate di Primavera – aggiunge il sindaco Luigi Massa. Abbiamo confermato tutta la nostra disponibilità, nonostante la pandemia imponga il doveroso rispetto di regole comportamentali. Lo facciamo con orgoglio e con il desiderio di una sentita rinascita».

I posti disponibili sono limitati; prenotazione obbligatoria sul sito www.giornatefai.it fino a esaurimento posti disponibili ed entro la mezzanotte del giorno precedente la visita.
Per prenotarsi e prendere parte all’iniziativa è richiesto un contributo minimo di 3 euro.

Saranno riservate agli iscritti, e a chi si iscriverà al FAI in occasione della manifestazione, le aperture di Palazzo Mercolini e Cantina Ciu Ciu e Museo Sergiacomi.

«Offida è un vero scrigno, non è solo un borgo ma una vera e propria città: con i suoi musei, il suo teatro, i suoi palazzi e tutti i suoi tesori. Siamo orgogliosi. Ringraziamo i tanti volontari e l’amministrazione comunale», dichiara la presidente FAI Marche, Alessandra Stipa.

«Come Gruppo di San Benedetto abbiamo scelto l’apertura di due luoghi del cuore come Villa e Parco Cerboni Rambelli e Riserva naturale Sentina, ma abbiamo voluto porre l’attenzione anche al resto del territorio e la possibilità di offrire Offida ai visitatori ci riempie di grande soddisfazione», conclude la capogruppo FAI di San Benedetto, Adele Gabrielli.

«Offida, uno dei borghi più belli d’Italia, affascinante per la sua configurazione geografica e per i misteri delle sue origini, accoglierà circa 190 studenti delle scuole superiori di San Benedetto del Tronto, Grottammare e Ripatransone che, in veste di Apprendisti Ciceroni, narreranno ai visitatori la storia, l’architettura e le curiosità di questo gioiello incastonato nelle colline del Piceno – dichiara Silvana Giordano, delegata scuola Gruppo FAI San Benedetto -.

Tutto questo è stato consentito dalla disponibilità mostrata da dirigenti e docenti che hanno collaborato concretamente al fianco del Gruppo FAI di San Benedetto del Tronto, ma sopratutto dall’entusiasmo dei ragazzi, che con lo slancio e la passione della loro età , per le due giornate , del 15 e 16 maggio, faranno nuovamente risuonare le strade di festosa allegria.

A Santa Maria della Rocca ci saranno gli studenti del Liceo classico di San Benedetto, a Palazzo comunale con annesso teatro, opereranno gli studenti del Liceo scientifico Rosetti. La Collegiata vedrà gli studenti del Mercantini di Ripatransone, il Museo Sergiacomi, Palazzo Mercolini e la Chiesa di S. Michele gli studenti dell’ITG Fazzini di Grottammare. Ci auguriamo che la curiosità della scoperta e la voglia di tornare a vivere muoveranno visitatori da tante parti d’Italia, come è sempre accaduto negli anni passati e il prendersi cura, educare e vigilare, che è da sempre la missione del Fai, riprenderanno con forza il proprio cammino. Ringraziamo il professor Nicola Savini che ha contribuito con la realizzazione delle schede e gli incontri con gli studenti delle varie scuole».

Queste saranno le aperture (info e prenotazioni www.giornatefai.it):

OFFIDA

Palazzo Comunale – Teatro del Serpente aureo. Nella piazza principale della cittadina, nella via Serpente Aureo, che ha lo stesso nome del teatro in esso contenuto, sorge il Palazzo del Comune, probabilmente costruito attorno ai secoli XI-XII. Ai due lati del portico centrale si notano due stemmi, opere effettuate nel 1932 dallo scultore offidano Aldo Sergiacomi. Lo stemma di sinistra rappresenta la Casa Savoia, quello di destra si riferisce al Comune di Offida. All’interno di un Palazzo antico come quello del Comune, in cui si vedono scorrere i cambiamenti storici ed architettonici dei secoli, il Teatro, con la storia sempre all’avanguardia nel trascorrere dei tempi, sottolinea come la vocazione alla rappresentazione teatrale, considerata momento di svago, ma anche di educazione, fenomeno di moda e, fino a qualche anno fa, principale mezzo di comunicazione di massa, è stata sempre viva nella cittadinanza offidana.

Collegiata
Il centro storico del Comune di Offida è rappresentativo della tipicità degli insediamenti marchigiani di crinale, di dimensione “media” con un numero di abitanti al di sotto delle 6.000 unità, come il 78% dei comuni della regione.
La chiesa Collegiata sorge sulla piazza centrale di Offida, nel posto dove si trovava l’Oratorio della Trinità (sec. XIII) che fu demolito sul finire del sec. XVIII e al suo posto sorse la nuova Collegiata, consacrata a “Maria Assunta in cielo” per volere del priore offidano don Carlo Cipolletti.

Palazzo Mercolini. Cantina Ciu Ciu. L’edificio, che si affaccia sul lato opposto a quello in cui si trova La Collegiata, segue, con la sua struttura allungata, l’andamento dell’asse viario più importante della cittadina, quello che dalla porta principale conduce alla Chiesa di Santa Maria della Rocca.

Museo Sergiacomi. Il benvenuto all’inizio del paese ce lo dà proprio un’opera in bronzo dell’artista; si tratta del gruppo scultoreo della fontana dedicato alle Merlettaie che è uno dei capolavori di Sergiacomi dedicato alla sua città. Salendo poi per la stradina che porta verso il centro passando per il Museo del merletto che è ospitato dal palazzo De Castellotti Pagnanelli, si giunge al centro dove c’è la grande piazza e nella via Ischia al numero 24 troviamo la casa-museo dell’artista.

Chiesa di San Michele
La chiesa di San Michele, nel centro storico di Offida ma un po’ fuori dal circuito dei beni maggiormente conosciuti, è ubicata nella parte meridionale della città, nel quartiere denominato San Nicolò anche se la zona circostante è indicata e conosciuta come San Michele. È sita nelle vicinanze della porta della fontana, principale accesso del paese in epoca alto medioevale. È la prima chiesa che si incontra sulla via d’accesso alla città da Ascoli Piceno. Dalla piccola chiesa lo scenario che si apre di fronte è affascinante.


Chiesa di Santa Maria della Rocca. È il bene forse più significativo di Offida. Internamente a lieti campi in mezzo, sta la nobile Offida; adorna e forte di rocca e muri, e che potente fanno le sue ricchezze e il cittadino valore. Così scriveva l’abate Carlo Arduini nell’800. Difatti Il suo territorio è posto interamente tra le valli del Tesino e del fiume Tronto. Il centro abitato deve la sua pianta irregolare allo sperone roccioso sul quale sorge, ritagliato dai due rami sorgentizi del torrente Lama, affluente di sinistra del Tronto. Gioiello della cittadina la Chiesa di Santa Maria che guarda dall’alto il verdissimo panorama che si estende tutto intorno.

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