Premettiamo che la chiusura di una strada importante come la Mezzina è un atto grave che andava evitato ad ogni costo, quando ancora era tecnicamente possibile. Che i fatti ed ora anche le parole ci danno ragione, non rassicura di certo, perché non ci voleva un genio per capire che il progetto dell’“ammodernamento della Mezzina in sede”, approvato dalle amministrazioni di sinistra della provincia di Ascoli e dai comuni interessati (Offida, Appignano e Castel di Lama), prevedeva la chiusura della strada durante il corso dei lavori. Per definire l’accaduto riportiamo il commento di un cittadino offidano:

“Scandaloso intervento del consigliere Provinciale Lucio d’Angelo, ieri sera ad Offida sul tema della Mezzina, la menzogna è ormai di casa nel PD. Lucio D’Angelo ha attaccato l’amministrazione Rossi, accusandola di incapacità tecnica e politica nella gestione dei lavori sulla strada Mezzina.”

Ed ancora: “La presenza del candidato alle regionali Gionni, fa capire che è stata tutta una manovra elettorale, atta a screditare Rossi e i suoi candidati, e cercare di piazzare nella vallata il candidato del PD di Folignano”.

Portare oggi la rabbia in piazza, nascondendo negligenze e inadempienze, ha solo scopi demagogici e strumentali a servizio di una squallida campagna elettorale, con la sinistra di nuovo divisa e che rifiuta accordi con la sinistra estrema di Rossi, a fronte di incompatibili alleanze con partiti ed uomini moderati.

Si parla poi di patetiche e tardive raccolte di firme contro la chiusura della Mezzina, il cui palese scopo è quello di sgraffignare qualche consenso. Ma veniamo alle cose serie e chiediamo ai capipopolo offidani:

Perché, al momento dell’approvazione del progetto (conferenza di servizi), nessun amministratore interessato ha sollevato dubbi o eccezioni?

Perché non si è accertato se il progetto esecutivo appaltato conteneva anche la realizzazione delle fantomatiche bretelle ed il loro costo?

Perché, solo dopo l’aggiudicazione provvisoria dell’appalto, l’amministrazione Rossi, tramite l’ex assessore Offidani, sollevava il problema chiedendo di evitare la chiusura totale della strada durante l’esecuzione dei lavori?

Perché nel periodico locale “Offida e dintorni” il sindaco Lucciarini ha dichiarato: “..posso dire che la strada non sarà chiusa per tredici mesi ma al massimo due mesi o qualcosa di più” dimostrando di conoscere bene il problema e le soluzioni concordate con la Provincia di Ascoli Piceno e la Regione e, a fine febbraio, smentendo sé stesso, dichiarava: “…è assolutamente inaccettabile la chiusura della Mezzina. Sarebbe un danno gravissimo non solo per Offida ma anche per tutti i centri che insistono sulla vallata del Tesino” .

Perché alle dimostrazioni di piazza ed alle assemblee non hanno partecipato i principali artefici delle scelte: l’ex presidente della Provincia Rossi, il suo vice Mandozzi ed i tecnici della Provincia?.

Perché non indicano quali procedure possono essere seguite per modificare sostanzialmente un appalto di oltre 10 milioni di euro senza incorrere in contenziosi, ritardi e revoche di finanziamenti?.

Perché tirano in ballo i Mondiali Juniores 2010 di ciclismo, che hanno ottenuto garanzie dal Presidente Celani su finanziamenti alla società organizzatrice e sistemazione dei tratti di strada interessati dalla gara e non pensano a sistemare la penosa situazione delle strade comunali urbane, interessate dalle gare?.

Perché hanno presentato ricorso al TAR contro l’impresa, la provincia ed i comuni di Appignano, Castel di Lama e Castorano, all’insaputa dei suddetti enti, mentre “si lavorava in sinergia ed in un clima di disponibilità reciproca per alleviare i disagi delle comunità interessate, mi pare francamente un atto quantomeno inopportuno e scorretto dal punto di vista istituzionale”, come ha affermato il Presidente della provincia Piero Celani.

E se oggi la provincia fosse amministrata dalla sinistra, sarebbero stati quei falsi paladini di cittadini così come oggi vogliono apparire?

Sono domande serie per le quali pretendiamo risposte altrettanto serie, che non offendano l’intelligenza di cittadini, stanchi di chi si ricorda di loro solo in campagna elettorale.

Per il Comitato: Giovanni Romano (via Lava OFFIDA) email: comitatopromezzina@alice.it

(red)

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