Garantire attraverso un percorso condiviso e un approccio multidisciplinare, una presa in carico completa, appropriata e di qualità ai pazienti ematologici. Nasce con questi obiettivi nelle Marche la Rete Ematologica Regionale che si propone di garantire l’integrazione tra professionisti, strutture e servizi che erogano prestazioni sanitarie e socio-sanitarie ai pazienti. La sua istituzione è stata proposta oggi dall’assessore alla Sanità e approvata dalla giunta.

La Rete Ematologica della Regione Marche (REM) rientra tra le reti cliniche di alta specialità individuate nel Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) 2023-2025 con l’obiettivo di garantire ai pazienti equità di accesso attraverso la realizzazione di un modello di rete diffusa su tutto il territorio regionale. La REM prevede la diffusione di Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) per la definizione dei migliori processi assistenziali rispetto agli specifici bisogni di salute dei pazienti.

Due i livelli di governance della Rete: un Coordinamento regionale (istituito con apposito atto del Direttore dell’Agenzia Regionale Sanitaria) che formula indirizzi tecnico-operativi, verifica le modalità di funzionamento della Rete e i risultati raggiunti; e un Comitato Locale istituito presso ciascun Ente del SSR con l’obiettivo di coordinare le attività tra i vari professionisti e assicurare il collegamento operativo tra ospedale e territorio in tutte le fasi di malattia (dalla prevenzione alla pianificazione e prescrizione dei controlli clinici e diagnostici, alla garanzia della continuità assistenziale sul territorio).

Le malattie ematologiche “tumorali” e “non tumorali” determinano un impatto rilevante sulla salute. L’incidenza complessiva delle prime rispetto al totale delle patologie neoplastiche è pari a circa il 10% (Piano Nazionale Oncologico 2023-2027); leucemie e linfomi sono al nono e all’ottavo posto, rispettivamente, tra le cause di morte per “tumore”.

Le prospettive di guarigione e di controllo a medio-lungo termine sono condizionate dalla tempestività e accuratezza dei procedimenti diagnostici, talora particolarmente sofisticati e/o costosi, e dall’appropriatezza ed efficacia degli interventi terapeutici stessi, erogati prevalentemente da strutture dedicate ad alta specializzazione. Nel corso del 2022, nelle Marche sono stati registrati circa mille ricoveri di cui oltre il 77% presso i 4 specialistici (Ancona, Pesaro, Civitanova e Ascoli Piceno).

In relazione alla peculiarità della REM, che si contraddistingue per la presa in carico di patologie prevalentemente di tipo oncologico, saranno previsti specifici momenti di integrazione con la rete Oncologica della Regione Marche.

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