Pochi giorni fa Luigi Merli rispondeva con arroganza alla richiesta di trasparenza sul trasferimento degli impianti (e del debito) dal Consind alla CIIP, oggi le associazioni e i movimenti pongono dei quesiti precisi. Arriveranno delle risposte esaustive?
Non è senza una certa dose di perplessità e rammarico che Legambiente di Ascoli Piceno, Cittadinanza Attiva di Ascoli Piceno, Beni Comuni, Unione Sindacale di base (USB) e il MoVimento 5 Stelle di San Benedetto del Tronto prendono atto dell’arroganza con cui il presidente del Piceno Consind Luigi Merli si permette di rispondere alla richiesta di trasparenza in merito all’imminente trasferimento di alcuni impianti idrici e fognari dal Consind alla CIIP S.p.A.. I cittadini, anche rappresentati da associazioni e movimenti politici, hanno il diritto di richiedere informazioni ad un ente per conoscere quale uso viene fatto dei soldi pubblici, soprattutto se i quesiti e le dichiarazioni scaturiscono dall’analisi di documenti ufficiali.
E’ appunto da tale documentazione che emerge come il CO.VI.RI, l’autorità massima al momento, il 3 giugno 2008 si è espressa sulla questione, dichiarando con assoluta chiarezza che il trasferimento degli impianti può avvenire solo tramite concessione d’uso a titolo gratuito.
Perchè allora il 30 marzo 2012 il Consiglio Generale del Piceno Consind ha formalizzato la propria volontà di vendere gli impianti? Quanti milioni di euro di debiti passeranno dal bilancio del Consind al bilancio della CIIP? Visto che la CIIP dichiara che fino al 2013 non verranno aumentate le tarriffe, come verrà compensato tale travaso di debiti? Quale è la modalità di “sintesi” annunciata da Merli? Come si fa a dichiarare che si rispetta la volontà del referendum, quando si decide di vendere beni appartenenti al demanio pubblico come se fossero beni privati?
Queste sono le domande a cui Luigi Merli dovrebbe rispondere in maniera esaustiva e garbata, perchè il suo ruolo multiplo di Sindaco di Grottammare, di socio dell’ATO, di socio della CIIP S.p.A. e di presidente del Piceno Consind, comporta una grande responsabilità nei confronti dei cittadini, verso i quali presta servizio per il benessere generale.
Ricordiamo che attualmente l’ente Piceno Consind ha accumulato 38 milioni di euro di debiti, con un incremento di 2 milioni nel 2010 e un costo giornaliero di 12.000 euro.
Tutta la documentazione sull’argomento è liberamente scaricabile da internet (http://movimentocinquestellesbt.it/home/notizie/item/156-piceno-consind-i-debiti-potrebbero-finire-nella-bolletta-dellacqua.html) e recuperabile in forma cartacea dalla sede di Cittadinanzattiva, in Via Largo Cattaneo 5, Ascoli Piceno (0736 277866).