Mercoledì sera il Consiglio dei ministri ha approvato un nuovo decreto-legge sull’immigrazione, con provvedimenti che riguardano principalmente la facilitazione dei rimpatri per chi crea problemi di ordine pubblico e per chi comunica dati falsi sulla propria identità. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, nella conferenza stampa di presentazione del decreto, ha dichiarato che le nuove regole saranno conformi alle leggi europee, comprese quelle sulla protezione dei minori.

Le forze di polizia avranno più poteri e strumenti per verificare l’età dei migranti irregolari e accertarsi che i migranti giovani facciano dichiarazioni veritiere, anche con rilevamenti antropometrici, cioè di procedure mediche per accertare l’età, compresi esami a raggi X.

In caso di dichiarazioni mendaci la pena per il reato può essere sostituita dalla misura amministrativa dell’espulsione. Tra le disposizioni c’è anche la possibilità di collocare i minori di età superiore ai 16 anni in centri di accoglienza riservati agli adulti, anziché nelle strutture preposte all’accoglienza dei minori, per un periodo di tempo limitato che non può superare i 90 giorni.

In caso di “gravi motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato”, è prevista l’espulsione anche di chi sia in possesso di permesso di soggiorno a tempo indeterminato. La questura può negare il reingresso a chi faccia ricorso contro l’espulsione, se si ritiene motivo di pericolo per l’ordine pubblico.

Con il decreto viene incrementato il personale di Polizia da destinare presso le ambasciate e i consolati per potenziare le attività di controllo e di verifica del rilascio dei visti di ingresso.

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