santuario.jpgTutti d’accordo, anche i presidenti dei quartieri offidani che, in un documento congiunto hanno manifestato la loro volontà, direttamente al Papa.

Gli offidani non lo hanno davvero dimenticato e chiedono con forza che Padre Ilarino Carosi ritorni presso il Convento dei Frati Cappuccini di Offida, Santuario del Beato Bernardo. Tutti d’accordo, anche i presidenti dei quartieri offidani che, in un documento congiunto hanno manifestato la loro volontà, direttamente al Papa, al ministro svizzero generale dei frati Padre Mauro Johri, al vicario generale frate Felice Cangelosi e al predicatore della Casa Pontificia Padre Raniero Cantalamessa. “Amato e considerato da tutti – si legge nel documento – Padre Ilarino Carosi dopo più di 20 anni di servizio ai fedeli, ai malati e alle famiglie, seguendo la regola e forma di vita del Beato Bernardo, secondo l’esempio di San Francesco, un giorno è stato inviato al Santuario della Madonna dell’Ambro. Il distacco di Padre Ilarino dalla parrocchia che lui aveva brillantemente guidato per tanti anni, catturando l’attenzione degli offidani e di tanti giovani, ha creato prima stupore, poi la delusione dei fedeli che hanno sentito, in tale decisione, la sofferenza per la mancanza e l’allontanamento di una guida forte e sicura e che gli offidani, ora, amano come un padre, un fratello, un amico sincero e fidato cui rivolgersi ogni momento, poiché non hanno mai trovato in lui un rifiuto, ma sempre una parola di grande conforto.

Parlare con Padre Ilarino rende felice e sentire la sua voce infonde gioia. Questo sentimento è contraccambiato. Non c’è un attimo in cui il pensiero di Padre Ilarino non torni ad Offida. Non c’è discorso in cui il frate non riporti esempi dell’esperienza al Santuario del Beato Bernardo. Quando tre anni fa arrivò la notizia del suo trasferimento, i fedeli offidani condivisero e furono costretti ad apprendere, a spese dei sentimenti, il significato dell’obbedienza caritativa dei frati, ma pensarono lo stesso di ricorrere presso il Padre provinciale designatore Gianni Pioli di Ancona per chiedere un consiglio, una soluzione incoraggiante affinché il doloroso allontanamento potesse essere evitato. Padre Ilarino, sempre obbediente, convinse tutti a far tesoro del suo sacrificio a Dio, tenendo accesa, però, quella speranza in fondo al cuore che, per raggiunti limiti di età, potesse tornare quanto prima all’affetto che trova e prova per il Convento di Offida.Ora, per molteplici cause Padre Ilarino è caduto in una profonda crisi depressiva precipitata due settimane fa, quando un improvviso malore lo ha costretto al ricovero in ambulanza presso l’ospedale di Amandola. Tale situazione – conclude il documento – è ostile alla salute fisica e morale nei confronti del Frate, e la decisione di allonanarlo ancor più da Offida, decretando il suo trasferimento al Convento di Jesi potrebbe risultate ancor più sconveniente al mantenimento della tranquillità della parrocchia offidana”. (Fonte: Il Quotidiano – Autore: Alberto Premici)

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