Alla ripresa dell’attività politica dovrà essere affrontato lo scottante tema della divisione della provincia picena. Nel mese di settembre ci si auspica che si riunisca il Comitato ristretto dei sindaci composto da quelli di Ascoli, Maltignano, Montalto Marche, Comunanza, Offida, San Benedetto ed il presidente della Comunità Montana per rivedere i criteri di suddivisione dei beni in previsione della riunione paritetica prevista per il 3 settembre presso la sede della Provincia, composta da rappresentanti di Ascoli e di Fermo. Il comitato “Provincia Nova” ha già manifestato il proprio dissenso nella divisione degli edifici scolastici e delle strade in quanto sembrerebbe non sia stato rispettato il quoziente di 56,3% per Ascoli e 43,7 % per Fermo. In effetti ad Ascoli verrebbe assegnato indicativamente il 54% e a Fermo il 46%. Tradotto in euro la Provincia ascolana perderebbe circa 23 milioni. La giunta comunale di Maltignano ha già deliberato che sia lo Stato oppure la Regione a rifondere gli eventuali danni. Non è escluso che altri Comuni seguano lo stesso esempio. Inoltre, il sindaco Armando Falcioni (nella foto) nelle prossime riunioni istituzionali chiederà alla Regione, al fine di risarcire i danni, che vengano istituite nel territorio ascolano alcune sedi secondarie di strutture che attualmente sono accentrate nel capoluogo dorico, per esempio il Tar. (Fonte: Corriere Adriatico)

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