Nelle Marche la situazione non promette niente di buono con 919 positivi, record assoluto di contagi in un giorno.

di Alberto Premici – Quasi 21mila contagi in 24 ore, in Lombardia uno su quattro, 347 morti, tasso di positività tornato al 5,8%, ricoveri in aumento: questi gli ultimi dati salienti forniti dal Ministero della Salute.

Grafici, analisi, statistiche ed ogni altra considerazione previsionale, si scontra con la realtà dei fatti: il covid sta accelerando la propria diffusione in tutte le sue varianti e ciò, è quasi inevitabile, costringerà il Governo a nuove e più pesanti restrizioni.

Forse da domani la maggior parte delle Regioni saranno poste in zona arancione o rossa, con un Rt che, a livello nazionale, è prossimo ad 1.

Preoccupazione questa, condivisa dall’ex capo della Protezione Civile e attuale consulente della Lombardia Guido Bertolaso: “A me sembra che tutta Italia, tranne la Sardegna, si stia avvicinando a passi lunghi verso la zona rossa”.

Dello stesso parere il presidente dell’Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini: “Se questa crescita, avvenuta in 10-15 giorni, non trova un’accelerazione nella risposta, rischiamo di essere travolti. Le restrizioni previste dalla “zona arancione classica” non bastano più”.

Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università degli Studi di Milano e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi: “I casi raddoppieranno a metà marzo. Le misure restrittive stanno ‘rompendo le palle’ a molte persone, lo so, e le scelte politiche non sono facili, ma purtroppo dobbiamo ancora chiedere ulteriori misure stringenti”.

Vista la criticità del momento, è fondamentale evitare che le terapie intensive vadano in tilt e ciò implica un’azione del Governo centrale volta ad allertare le aziende sanitarie locali, i sindaci e i presidenti di Regione, affinché mettano in campo tutti gli sforzi per prevenire o individuare nuovi pericolosi focolai.

Nelle Marche la situazione non promette niente di buono con 919 positivi, record assoluto di contagi in un giorno, (206 in provincia di Macerata, 437 in provincia di Ancona, 117 in provincia di Pesaro-Urbino, 72 in provincia di Fermo, 61 in provincia di Ascoli Piceno e 26 fuori regione). Nel comune di Offida risultano al momento 6 casi positivi e 17 quarantene.

Questo il report aggiornato per i comuni della provincia di Ascoli Piceno:

Sul fronte dei vaccini si apprende che l’agenzia europea del farmaco ha iniziato l’iter per la valutazione del vaccino russo Sputnik V. Mosca: “Pronti a fornire vaccini per 50 milioni di europei”. La stessa agenzia potrebbe dare via libera l’11 marzo, alla distribuzione e somministrazione del vaccino Johnson&Johnson.

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