Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri le nuove misure sul green pass e sulle quarantene.

Green Pass rafforzato:

Dal 10 gennaio 2022 fino alla cessazione dello stato di emergenza, si amplia l’uso del Green Pass rafforzato alle seguenti attività: alberghi e strutture ricettive; feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose; sagre e fiere; centri congressi; servizi di ristorazione all’aperto; impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici; piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto; centro culturali, centro sociali e ricreativi per le attività all’aperto. Inoltre il Green Pass rafforzato è necessario per l’accesso e l’utilizzo dei mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale.

Quarantene:

Il decreto prevede che la quarantena precauzionale non si applica a coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al COVID-19 nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione nonché dopo la somministrazione della dose di richiamo.

Fino al decimo giorno successivo all’ultima esposizione al caso, ai suddetti soggetti è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 e di effettuare – solo qualora sintomatici – un test antigenico rapido o molecolare al quinto giorno successivo all’ultima esposizione al caso.

Infine, si prevede che la cessazione della quarantena o dell’auto-sorveglianza sopradescritta consegua all’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare, effettuato anche presso centri privati; in tale ultimo caso la trasmissione all’Asl del referto a esito negativo, con modalità anche elettroniche, determina la cessazione di quarantena o del periodo di auto-sorveglianza.

Capienze:

Il decreto prevede che le capienze saranno consentite al massimo al 50% per gli impianti all’aperto, come gli stadi, e al 35% per gli impianti al chiuso.

La situazione complessiva continua ad evidenziare il trend negativo in tutto il territorio nazionale. Nella settimana di Natale si è verificata un’impennata di oltre l’80% dei nuovi casi di Covid, con un crescita del 20,4% di ricoverati con sintomi e del 13% di cittadini ricoverati nei reparti di terapia intensiva.

Situazione delicata nella Regione Marche dove ieri sono stati 1.707 i positivi, con un’incidenza dei casi su 100mila abitanti a 423,80. “Di questo passo vedo inevitabile il rischio della zona arancione”, commenta il presidente Francesco Acquaroli. Nella Marche si registrano oltre 50 casi della variante Omicron del virus.

Intanto si apprende, ma la notizie attende conferma, di un focolaio Covid nel blocco operatorio dello ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto del Tronto. Ciò ha indotto la direzione sanitaria a sospendere tutti gli interventi programmati ed i ricoveri ordinari in alcuni reparti. Restano garantiti gli interventi di emergenza.

Per quanto riguarda la situazione nel Comune di Offida, al momento si registrano 11 positivi e 24 quarantene.

(ap)

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