Ha rischiato gravi conseguenze un’allieva infermiera dell’ospedale Mazzoni, che ha bevuto acqua minerale risultata poi inquinata, prelevata da un distributore automatico in uso alla sede della centrale del 118. Il distributore è stato sigillato, mentre la bottiglietta incriminata è stata sequetrata dai carabinieri. Sono intervenuti anche gli uomini dell’Arpam, che si occuperanno delle analisi per accertare quali sostanze ci fossero nell’acqua, imbottigliata da una nota società dei Sibillini. Il fatto è accaduto nella notte tra sabato e domenica. L’allieva infermiera, impegnata in un tirocinio pratico al 118 per conseguire la specializzazione, ha acquistato la bottiglia, ma ben presto ha avvertito che il sapore dell’acqua non era normale, e non era normale neanche l’odore. Così ha subito avvertito i compagni di lavoro e il medico della centrale operativa: anche loro hanno immediatamente riscontrato lo strano odore dell’acqua. Forse per la paura di essere stata avvelenata, la ragazza è stata fatta vomitare, per fare in modo che espellesse il liquido ingerito. Con il passare delle ore è cessato il pericolo e l’allieva infermiera si è ripresa completamente. Ieri mattina, nella sede del 118, sono arrivati i Nas e l’Arpam, che hanno posto sotto sequestro le altre bottigliette del distributore. Ora si dovrà accertare cosa ha bevuto la giovane e come è finita nella bottiglietta quella sostanza dallo strano odore, probabilmente sulfureo. Le analisi chiariranno anche se ci sono responsabilità. Non è esclusa la pista del boicottaggio verso l’azienda, che distribuisce l’acqua minerale anche negli ospedali. (Fonte: Il Resto del Carlino)
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