Davanti al gup del Tribunale dell’Aquila inizia oggi il processo per l’omicidio  del giovane Antonio De Meo, il 23enne di Castel di Lama (AP), aggredito e ucciso a calci e pugni a Villa Rosa di Martinsicuro (TE) il 10 agosto 2009. Responsabili del grave fatto di sangue, tre ragazzi minorenni di etnia rom. I genitori della vittima non potranno costituirsi parte civile perché così prevede la legge in caso di processi a carico di minorenni. De Meo fu colpito da tutti e tre gli imputati per futili motivi e morì poco dopo per emorragia celebrale e fratture al volto. Oltre ai familiari ed amici della vittima, sono presenti a l’Aquila molti cittadini lamensi, arrivati in pullman per manifestare la loro solidarietà. (ap)

La sentenza: otto anni di reclusione per omicidio preterintenzionale. E’ la pena inflitta dal Tribunale per i minorenni dell’Aquila ai due ragazzi rom sotto processo per la morte di Antonio De Meo. (ap)

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