I giudici della Corte d’Appello di Ancona hanno confermato la condanna di primo grado a sei anni e sei mesi di reclusione per Marco Ahmetovic. Non hanno quindi accettato lo sconto di pena richiesto dal rom per quello che aveva commesso mentre ubriaco si trovava alla guida del suo furgone bianco. Il difensore del ragazzo, l’avvocato Felice Franchi, ha puntato a far valutare le attenuanti (la giovane età e l’essere incensurato) equivalenti alle aggravanti, così da ottenere un abbassamento della pena, per l’omicidio colposo dei quattro ragazzi di Appignano. Tutto inutile. Per l’incidente in cui sono stati investiti e uccisi Eleonora, Alex, Danilo e Davide, Ahmetovic era stato condannato in primo grado dal giudice del Tribunale di Ascoli Marco Bartoli a sei anni per omicidio colposo plurimo, aggravato dalla guida in stato di ebbrezza, e altri sei mesi per resistenza a pubblico ufficiale.

L’accusa, il sostituto procuratore generale della Corte d’Appello di Ancona Manfredi Palumbo ha chiesto la conferma della condanna. Una sentenza che la difesa del ragazzo aveva giudicato ‘troppo severa’, per questo il ricorso in Appello. Ad Ancona le misure di sicurezza sono state intensificate dalle prime ore del mattino, per evitare disordini. Ma il clima di tensione che si era creato intorno al Palazzo di Giustizia di Ascoli, in occasione delle prime udienze del processo, si è già ripresentanto. Il pullman preso a noleggio da parenti e amici dei quattro ragazzi falciati dal furgone di Ahmetovic ha incorciato il cellulare che stava trasportando il rom dal carcere di Ascoli ad Ancona. Alcuni occupanti del pullman avrebbero urlato insulti e vi sarebbero stati momenti di tensione ma nessun incidente. Tensione anche in aula. Mugugni e insulti sono stati rivolti al difensore di Ahmetovic durante la sua arringa per chiedere la riduzione della pena. Dal pubblico, dove c’erano parenti e amici della vittima, qualcuno ha detto in modo chiaro: ”Imbecille”, ”Buffone”. ”Ecco, vede signor presidente – è stata la replica del legale, che si è rivolto al presidente del collegio giudicante Vincenzo De Robertis – questo è il clima in cui si è svolto il processo in primo grado”. Nel frattempo, il sostituto procuratore generale, Manfredi Palumbo, si era allontanato dall’aula. ”Se non avessi questi quattro capelli bianchi – ha affermato Franchi, polemizzando con i toni usati da Palumbo nella requisitoria – saprei io come rispondere al pg”. Il presidente De Robertis è dovuto comunque intervenire per invitare il pubblico alla calma. Franchi, a proposito del clima generale suscitato dalla vicenda, ha ricordato le minacce ricevute dai magistrati, oltre che da lui stesso, che si sono occupati del caso.

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p align=”justify”>Il pubblico presente, circa una trentina di persone tra amici e parenti delle vittime, ha accolto la sentenza in silenzio. Però all’uscita dall’aula sono volati insulti nei confronti di Ahmetovic. Poi la folla si è precipitata fuori per assistere alla partenza del rom. Non ci sono stati comunque assalti al cellulare come era avvenuto al termine del processo di primo grado lo scorso autunno ad Ascoli Piceno. (Fonte: Il Resto del Carlino)

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