Nuovo processo per l’infermiere Leopoldo Wick, accusato per la nota vicenda degli omicidi sospetti di pazienti della Rsa di Offida.
La Cassazione boccia l’assoluzione ottenuta in appello, in cui i giudici stabilirono che l’infermiere non era stato opportunamente avvisato dei suoi diritti, in particolare riguardo alla possibilità di nominare consulenti tecnici per valutare le prove a suo carico.
Ora un nuovo colpo di scena nell’intricata vicenda, con la Cassazione che ha disposto un nuovo processo, da celebrare a Perugia, affermando che “che i prelievi post mortem sono atti irripetibili e non richiedono la preventiva iscrizione dell’indagato nel registro per la loro validità”.
Tutto il materiale probatorio quindi, dovrà essere riesaminato. Dall’ergastolo in Assise di Macerata, all’assoluzione in Appello ad Ancona, ora il finale si deciderà a Perugia.
