Come se non bastasse crisi e disoccupazione ora il piceno deve guardarsi le spalle anche da falsi esattori del fisco. Ad Ascoli sono stati segnalati casi di soggetti che si sono presentati in alcune abitazioni, chiedendo la riscossione diretta di imposte, in particolare della TARSU, cercando di frodare malcapitati ed ignari cittadini. Il Comune ricorda che l’imposta va pagata esclusivamente tramite i bollettini di conto corrente postale inviati dall’amministrazione comunale. (ap)
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