La Regione Marche ha lanciato una campagna di comunicazione volta a sensibilizzare i cittadini sull’importanza di eseguire la manutenzione e il controllo dell’efficienza energetica degli impianti termici.

La manutenzione e il controllo della caldaia sono molto importanti per garantire sicurezza, aumentare l’efficienza energetica dell’impianto e ridurre i consumi, rispettare l’ambiente ed evitare sanzioni. Con il manutentore si possono inoltre valutare le possibilità per integrare il proprio impianto termico con fonti di energia rinnovabile, così da ridurre i consumi e tagliare le bollette.

Ridurre i consumi energetici e risparmiare gas è anche l’obiettivo del Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale (Decreto del Ministro della Transizione ecologica n. 386 del 6 ottobre 2022) , che definisce i nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici alimentati a gas e la riduzione di un grado dei valori massimi delle temperature degli ambienti riscaldati, da applicare per la prossima stagione invernale.

Circa i valori massimi di temperatura, il Piano nazionale definisce le seguenti nuove regole per la stagione invernale 2022-2023:

a) 17°C + 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili (prima: 18°C + 2°C di tolleranza);
b) 19°C + 2°C di tolleranza per tutti gli altri edifici (prima: 20°C + 2°C di tolleranza).

Il periodo di accensione degli impianti si riduce di un’ora al giorno e si accorcia di 15 giorni, posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 la data di fine esercizio.

La variazione, però, avviene in base alle sei zone climatiche in cui l’Italia è stata suddivisa.

Per le Marche, a seconda della zona climatica in cui ci si trova (D o E), per la stagione invernale 2022-2023 vigono queste regole:

– Comuni in Zona D: 11 ore giornaliere; accensione dall’8 novembre al 7 aprile (prima: 12 ore  giornaliere dal 1 novembre al 15 aprile);

– Comuni in Zona E: 13 ore giornaliere; accensione dal 22 ottobre al 7 aprile (prima: 14 ore giornaliere dal 15 ottobre al 15 aprile).

La grafica presente a pag.  4 del vademecum regionale sugli impianti termici per il cittadino illustra la suddivisione dei comuni marchigiani tra zona D e zona E (la suddivisione è elencata in dettaglio nel DPR 412/1993, Allegato A, parte II.

Tutte queste limitazioni non si applicano agli ospedali, alle case di cura, alle case di riposo, alle comunità per minori e alle altre strutture protette; agli edifici adibiti a piscine, saune e assimilabili; agli edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali ove esigenze tecnologiche o di produzione non lo consentano; alle scuole materne e agli asili nido (che però dovranno rispettare i limiti di durata giornaliera di accensione).

Le sole limitazioni sulla durata giornaliera e sui valori di temperatura non si applicano inoltre agli edifici dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili.

Il Piano nazionale specifica anche altri casi particolari in cui non si applicano le limitazioni.

Per assicurare che tutti i cittadini seguano le nuove disposizioni in modo corretto, L’ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile pubblicherà un vademecum con le indicazioni essenziali e necessarie per impostare il riscaldamento. Gli amministratori di condominio dovranno rendere disponibile ai condòmini il vademecum ENEA e la Regione si occuperà di diffonderlo appena disponibile, anche nell’ambito della campagna di comunicazione sugli impianti termici appena avviata.

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