Sono dure le parole che Alexei Paramonov, direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, riserva all’Italia, schierata come tutta l’UE a favore dell’Ucraina dopo l’inizio della guerra promossa da Putin.

“Ci aspettiamo che a Roma, come in altre capitali europee, tornino in sè, ricordino gli interessi profondi dei loro popoli, le costanti pacifiche e rispettose delle loro aspirazioni di politica estera. Mosca non ha mai utilizzato le esportazioni di energia come strumento di pressione politica. Le compagnie energetiche russe hanno sempre adempiuto pienamente ai loro obblighi.

Continuano a farlo anche adesso. Le sanzioni non sono una nostra scelta. Non vorremmo che la logica del ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire, che ha dichiarato la totale guerra finanziaria ed economica alla Russia, trovasse seguaci in Italia e provocasse una serie di corrispondenti conseguenze irreversibili”.

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