Nell’ambito dei lavori di restauro della chiesa di Santa Cristina a Colli del Tronto, a cura della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio MARCHE, è stata fatta un’interessante scoperta che arricchisce la già suggestiva storia dell’edificio religioso.

Si tratta di una tomba, che fungeva da sepolcro, con all’interno il corpo di un uomo, deposto in una cassa lignea.

La sepoltura, da un preliminare esame della documentazione archivistica, sembra attribuibile a uno dei componenti della famiglia che allora risultava proprietaria dell’oratorio, lì tumulato nella prima metà dell’800, a dispetto di quanto imponeva l’editto napoleonico emanato a Saint Cloud nel 1804.

Ciò che rende la scoperta estremamente interessante sono le tracce evidenti della veste indossata dall’uomo al momento della deposizione e in particolare la presenza dei calzari, che si presentavano in buono stato di conservazione.

Lo scavo e l’asportazione dello scheletro hanno permesso di mettere in luce una seconda sepoltura, più antica della costruzione della chiesa stessa.

L’editto di Saint Cloud del 1804 impose che le tombe venissero ubicate al di fuori delle mura cittadine, creando di fatto i moderni cimiteri, e che le strutture tombali fossero tutte uguali per annullare le distinzioni sociali tra i morti.

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