“Vogliono rapire tua figlia per rubarle gli organi”. Con questa frase una nota truffatrice di Carassai ha cercato di farsi consegnare 8.000 euro da una impiegata di Offida spacciandosi per un agente della Digos sensibile ad un “contributo” per fermare una inesistente banda di albanesi pronta ad entrare in azione sequestrando la ragazza. “Ho saputo che tua figlia è nei guai – avrebbe detto la donna alla sua vittima – E’ nel mirino di un clan slavo di Alba Adriatica che sta aspettando il momento giusto per portarla via. Prendono le ragazzine per rubare gli organi e rivenderli sul mercato internazionale. Io posso aiutarti, appartengo alla Digos, ma ho bisogno di soldi per pagare gli informatori ed incastrare criminali”. L’offidana è tornata a casa sconvolta. Un giorno come tanti era diventato il peggiore degli incubi. Una gang di delinquenti aveva preso di mira sua figlia. Sembrava un film dove la protagonista si vede stravolgere una esistenza onesta ed operosa in pochi istanti. Ma forse quella incredibile storia era talmente orrenda da sembrare inventata. Dopo primi attimi di smarrimento l’impiegata ha iniziato a farsi una raffica di domande, poi ha deciso. E’ uscita di casa e ha raggiunto la caserma dei carabinieri di Offida. E’ bastato qualche accertamento per calmare la mamma offidana. Un’atra manciata di minuti ed è stata orchestrata la trappola per bloccare la truffatrice.

La vittima ha chiamato la donna di Carassai e le ha dato un appuntamento per consegnarle gli ottomila euro richiesti. I carabinieri sono appostati filmando tutta la scena e registrando le parole della finta agente della Digos. poi un militare in borghese entrato in azione. La truffatrice di 56 anni è stata denunciata in stato di libertà per falsa attestazione delle generalità usurpazione di titolo e tentata truffa. La cosa buffa è che ai carabinieri ha continuato a dire: “ Lasciatemi stare, io sono un agente della Digos”. Forse alla fine ci credeva anche lei. (Fonte: Corriere Adriatico – Autore: Gianni Bernardi)

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