cerco_lavoro.jpgIl caso Ahlstrom e la crisi che sta colpendo il settore industriale sono un segnale grave. L’Ascolano detiene già il triste primato del tasso di disoccupazione più elevato rispetto alle altre realtà provinciali marchigiane, ma la situazione continua a peggiorare.
 
I licenziamenti che derivano da aziende come la Ahlstrom di Ascoli o quelle del gruppo Melania a Offida incideranno ovviamente sui livelli occupazionali complessivi della provincia. Il Piceno, lo ricordiamo, vanta un triste primato, che è quello di avere il tasso di disoccupazione più elevato rispetto alle altre realtà provinciali delle Marche. Per quanto riguarda l’applicazione della cassa integrazione guadagni, nel terzo trimestre di quest’anno le ore sono raddoppiate rispetto al trimestre precedente. Infatti, secondo le rilevazioni diffuse dall’Ufficio Statistica della Camera di Commercio di Ascoli, si è passati dalle 77.487 ore del periodo tra aprile e giugno alle 142.551 ore tra luglio e settembre. Un segnale preoccupante che rischia di aggravarsi ancora di più considerando che i sindacati chiederanno ad esempio alla Cartiera Ahlstrom l’applicazione momentanea della cassa integrazione prima dell’applicazione della mobilità.

Nel 2006, le forze di lavoro presenti nella provincia di Ascoli Piceno si attestano, in media, su un livello di 165.000 unità, ripartite tra 98mila maschi e 67mila femmine, a fronte di una popolazione ‘con oltre 15 anni’ pari a 330mila unità (159.000 maschi e 171.000 femmine). Il tasso di attività (rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento) rilevato per la popolazione tra i 15 ed i 64 anni è nella nostra provincia pari al 65% circa, valore di poco inferiore al dato regionale (67,5%) ma superiore a quello nazionale (62,7%). L’altra faccia della medaglia invece evidenzia che le persone in cerca di occupazione nella provincia picena sono circa 11mila, delle quali circa il 64% sono donne; conseguentemente il tasso di disoccupazione in provincia (rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro) è pari al 6,5%, valore che risulta invariato rispetto al 2005. Tale tasso rappresenta comunque un risultato positivo per il territorio piceno nel confronto con l’intero Paese (6,8%), mentre risulta negativo se paragonato a quello regionale (4,5%). (Fonte: Il Resto del Carlino – Autore: Vittorio Bellgamba)

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