di Alberto Premici | Una passione cresciuta piano piano, oltre a quella della pesca, strappando alla sabbia lembi di terreno anno dopo anno e costruendo minimali architetture, con perizia ed amore, nei suoi ridotti spazi,

Così è nato l’orto delle erbe dello chalet “Don Diego” di Grottammare (AP). Giuseppe De Santis, il mio grande amico Peppe, oggi raccoglie un altro meritato successo sulle pagine specializzate del Corriere della Sera, dedicate alla cucina degli aromi ed alla loro riscoperta, a firma di Alessia Consorti.

“Una perfetta visione olistica, – si legge nell’articolo – che ha acciuffato l’inesauribile inventiva di Giuseppe De Santis, gestore del Don Diego, uno stabilimento balneare con ristorante, a Grottammare, nelle Marche. Peppe — per gli amici — ha viso largo, scolpito dal sole e a guardarlo ci si sente in paradiso, non solo per i grandi occhi azzurri, ma per lo sguardo che ancora non dimentica il guizzo del sognatore. Soddisfatto, e con voce ferma, elenca: uno spruzzino riciclato da un litro, un cucchiaio di sapone bio per piatti, un cucchiaio di alcol etilico, un cucchiaino di bicarbonato di sodio.

Basta agitare e distribuirlo sulle piante, per tenere lontani insetti e parassiti. Lui di lavoro ne ha da fare in giro per il suo orto «eroico», che conta ben 48 varietà di erbe coltivate a soli 28 metri dalla riva (in inverno, si arriva al massimo a 10) e che pare non temere né sole, né salsedine, né mareggiate, né freddo. È la sua regola delle tre esse: sale, sabbia, sole. Aggiungerei, a tal punto, sapidità. E con il gusto degli intrecci e delle sperimentazioni aromatiche, regala la ricetta dell’Impepata di cozze senza pepe, che con i suoi quattro minuti di cottura si aromatizza con aglio rosso di Sulmona, cipolla rossa di Tropea, con il germoglio del falso pepe (peperosa) e, infine, con erba pepe, alias santoreggia. Tutto con un solo e coscienzioso taglio di forbici e un ritorno alla tradizione popolare e alla fede salutistica”.

La cucina con le erbe, talvolta dimenticate o sconosciute, è ormai una piacevole caratteristica nel menu che, il locale di Peppe, propone nella stagione estiva con inclusa nel prezzo, per chi lo desidera, una sua lectio magistralis botanica di sicuro interesse.

A lui il merito di aver avvicinato diverse espressioni della natura, il pesce, gli aromi, le erbe e gli ortaggi, e farle convivere negli originali piatti che crea, mentre il colpo d’occhio del cliente può liberamente spaziare dall’orizzonte del mare ai colori del suo orto.

(Foto: Corriere della Sera)

 

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