Pubblichiamo, per dovere di cronaca, l’ultimo botta e risposta tra il Sindaco, Luigi Massa ed Eliano D’Angelo della lista “Obiettivi Comuni per Offida”, in merito alle vicende occorse nell’ultima settimana.

Eliano D’Angelo:

PARLIAMO DI RISPETTO DELLE REGOLE VALIDE PER TUTTI O USIAMO DUE PESI E DUE MISURE?

Premesso che Obiettivi Comuni per Offida condanna ogni comportamento sociale non rispettoso delle regole stabilite dalla comunità civile, soprattutto in questo momento di crisi sanitaria che vede i sacrifici di tutti i cittadini responsabili.

Vogliamo evidenziare alcune incoerenze e ambiguità delle misure adottate dagli amministratori di maggioranza per prevenire e/o sanzionare tali azioni. Dopo i fatti di domenica 7 febbraio, che mettevano in evidenza il non rispetto del DPCM e dell’Ordinanza Comunale n. 7 del 30.01.21 da parte di diversi cittadini di Offida e non, la mattina del 12 febbraio ci siamo recati dal Sindaco per chiedere quali azioni avesse messo in campo per individuare i colpevoli di tali atteggiamenti irresponsabili. Il Sindaco ha dichiarato di non aver preso visione delle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza perché di competenza delle forze di Polizia Municipale e dei Carabinieri.

In aggiunta ha affermato che quanto accaduto riguardava poche persone che erano rimaste lungo il Corso Serpente Aureo, dopo la chiusura dei locali e che ha preferito non comportarsi da “Sceriffo di Paese”.

Quando invece lunedì 8 febbraio, in un post su Facebook, affermava che: “verificate le immagini del sistema di video sorveglianza, ho richiesto FORMALE E PUNTUALE RELAZIONE alla Polizia Municipale che era in servizio come da disposizione dell’Amministrazione così come alle Forze dell’Ordine anche loro impegnate nel servizio di vigilanza e che mi riferiscono di loro intervento a riguardo” e che “sia altrettanto necessaria la fermezza verso quanti, una minoranza, questo equilibrio non lo praticano non rispettando le disposizioni, un comportamento che va vigilato e sanzionato, nel caso, da parte dei preposti che hanno il dovere di agire per ottenere il rispetto delle disposizioni date”.

Qual è la verità? Il post dell’8 febbraio o quanto riferitoci personalmente? Come ben sapete, nel pomeriggio di venerdì 12 febbraio, alcuni ragazzi (sei o sette) hanno improvvisato una corrida in Piazza del Popolo con un “Bove fantoccio” indignando il primo cittadino che sui social ha posto i soggetti alla gogna pubblica apostrofandoli come “gentaglia”, “idioti patentati” che si arrogano il diritto di ritenere il Bove “cosa loro”.

Perché questi toni non sono stati usati nei confronti di chi, domenica 7 febbraio, ha sicuramente infranto le regole? Ricordiamo al Signor Sindaco Luigi Massa che qualche anno fa, quando rivestiva il ruolo da Segretario del PD Offidano, dopo un deplorevole atto di “goliardia” (come fu definito) non ha proferito parola e quanto accaduto, lo ricordiamo bene tutti, era di tutt’altra gravità ed entità rispetto all’episodio di venerdì scorso; come mai ora tanto accanimento e tanta cattiveria? Chiudiamo ribadendo che ogni atto, che metta in pericolo la propria salute e quella degli altri, una volta accertato, va SEMPRE condannato, soprattutto da chi detiene la responsabilità della salubrità pubblica.

Il gruppo consiliare di OBIETTIVI COMUNI PER OFFIDA nei prossimi giorni si recherà dalle forze dell’ordine per sporgere una formale denuncia nei confronti di chi ha messo a repentaglio la salute pubblica non rispettando Decreti e Ordinanze nei giorni sopra indicati.

Luigi Massa:

IL RISPETTO DELLE REGOLE E DEL VALORE VERO DEI SIMBOLI. 

Nessuno ha fatto due pesi e due misure. Il nostro Carnevale storico ha dovuto doverosamente fermarsi, le condizioni epidemiologiche, le normative di contenimento definite dal Governo e il rispetto di quanti hanno subito lutti o dei tanti negli ospedali lo imponeva.

Un’assenza che ci ha indubbiamente colpito come comunità, superfluo tornare su cosa rappresenti per noi, e per tanti che lo vivono con noi, il nostro carnevale.

Torno sul mio post di venerdì sera il giorno in cui non abbiamo vissuto, tutti, il Bove: ho forse esagerato in alcuni toni e me ne scuso con la mia cittadinanza, se avessi atteso non mi sarei espresso in quei termini, ma dopo aver visto e vissuto la mia comunità consapevolmente e pienamente rispettosa della scelta comune e delle regole vigenti, sia locali che nazionali, vedere persone che di quella scelta e quelle regole si facevano beffe consapevolmente, tanto da coprirsi i volti per evitare di essere identificati, almeno così ritenevano, mi ha adirato nel profondo e mi ha maggiormente colpito il messaggio con cui hanno ritenuto di voler giustificare quel loro gesto contro le disposizioni, autoergersi a custodi eroici di tradizione, come se non rispettare dispositivi normativi fosse meritevole di celebrazione. Uno stravolgimento della realtà che fatto da persone a volto coperto merita, se riscontrate dai competenti organi, le sanzioni previste dalla Legge.

Questo è quanto accaduto venerdì: una cosciente violazione di norme evidente anche a costoro e su cui lo stesso Questore sta assumendo informazioni.

Altrettanto inammissibile è che questa azione venga paragonata da qualcuno, ed in particolare da esponenti del gruppo di minoranza consiliare, a situazioni verificatesi domenica 7 gennaio.

Quella domenica sul nostro Corso Serpente Aureo alla chiusura dei locali ai quali esprimo tutta la mia vicinanza, per i sacrifici che stanno facendo, ed apprezzamento, per gli sforzi nel rispetto delle disposizioni a garanzia della salute pubblica, un certo numero di persone si sono trovate a confluirvi, si sono effettivamente creati gruppi che le Forze dell’ordine, impegnate nella vigilanza programmata, hanno nel giro di pochi minuti portato a sciogliersi in assoluta tranquillità. Tutto ciò ripreso dalla video sorveglianza che visionata proprio dalle Forze dell’ordine non ha fatto riscontrare estremi sanzionatori.

Nessuno in quella domenica era a VOLTO COPERTO, come nessuno lo è mai se non valuta consapevolmente di stare violando la Legge.

NESSUNO HA FATTO DUE PESI E DUE MISURE, si tratta di due evenienze TOTALMENTE DIVERSE sia obiettivamente che normativamente.

È avvilente che rappresentanti dell’Assise Consiliare, in maniera inedita per la nostra storia, strumentalizzino a fini divisivi ciò che per la comunità offidana è stato da sempre orgoglioso collante identitario, facendo gioco sulla difficile condizione che stiamo vivendo in questi giorni.

Sono mezzi che fanno male ad Offida, al nostro tessuto commerciale ed alla nostra comunità.

Prendetevela con me se ne avete gli strumenti, lasciate perdere Offida, farò di tutto per tutelarla, potrò sbagliare e me ne assumerò la responsabilità ma non lo farò MAI A VOLTO COPERTO.

Chiuso questo periodo di mancanza del nostro Carnevale noi torniamo a lavorare sui progetti per Offida da cui non abbiamo mai distratto l’attenzione.

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