di Alberto Premici – Nella notte è stato raggiunto un accordo per una «prima fase» di cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Ecco in sintesi cosa prevede: rilascio degli ostaggi ancora vivi da parte di Hamas, in cambio rilascio di prigionieri palestinesi da parte di Israele. Ritiro delle truppe israeliane fino a una linea concordata, come passo iniziale del cessate il fuoco. Meccanismi umanitari: ingresso di aiuti nella Striscia di Gaza.

Resta ancora da concordare quando e come avverrà il ritiro completo israeliano, se e come Hamas verrà disarmato e quale regime di governo futuro ci sarà nella Striscia di Gaza.

Il presidente USA, Donald Trump: “Sono molto orgoglioso di annunciare che Israele e Hamas hanno firmato entrambi la prima Fase del nostro Accordo di Pace. Questo significa che tutti gli ostaggi saranno rilasciati molto presto e che Israele ritirerà i suoi soldati sulla linea stabilita come d’accordo, come primi passi verso una Pace Forte, Duratura ed Eterna.

Tutte le Parti verranno trattate in modo equo! Questo è un grande giorno per il mondo arabo e musulmano, per Israele, tutte le Nazioni circostanti e gli Stati Uniti d’America e ringraziamo i mediatori del Qatar, dell’Egitto, della Turchia, che hanno lavorato con noi per realizzare questo evento senza precedenti. Siano benedetti i mediatori di pace!”.

Dichiarazione del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu: “Con l’approvazione della prima fase del piano, tutti i nostri ostaggi saranno riportati a casa. Questo è un successo diplomatico e una vittoria nazionale e morale per lo Stato di Israele. Fin dall’inizio, ho chiarito: non ci fermeremo finché tutti i nostri ostaggi non saranno tornati e tutti i nostri obiettivi non saranno raggiunti.

Grazie alla nostra ferma determinazione, alla potente azione militare e ai grandi sforzi del nostro grande amico e alleato, il Presidente Trump, abbiamo raggiunto questo punto di svolta cruciale. Ringrazio il Presidente Trump per la sua leadership, la sua collaborazione e il suo incrollabile impegno per la sicurezza di Israele e la libertà dei nostri ostaggi.

Il presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas) “ha accolto con favore l’annuncio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di un accordo per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza” e “ha espresso la speranza che questi sforzi siano il preludio a una soluzione politica permanente (…) che porti alla fine dell’occupazione israeliana dello Stato di Palestina e alla creazione di uno Stato palestinese indipendente”.

Il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: “L’Ue continuerà a sostenere la consegna rapida e sicura degli aiuti umanitari a Gaza. E quando arriverà il momento, saremo pronti a contribuire alla ripresa e alla ricostruzione. L’opportunità odierna va colta al volo. È l’opportunità di tracciare un percorso politico credibile verso una pace e una sicurezza durature. Un percorso saldamente ancorato alla soluzione dei due Stati”.

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: “L’accordo raggiunto in Egitto per l’applicazione della prima fase del Piano di pace del Presidente Trump è una straordinaria notizia che apre la strada al cessate il fuoco a Gaza, al rilascio di tutti gli ostaggi e al ritiro delle forze israeliane su linee concordate.

Desidero ringraziare il Presidente Trump per aver incessantemente ricercato la fine del conflitto a Gaza e i mediatori – Egitto, Qatar e Turchia – per i loro sforzi che si sono rivelati cruciali per l’esito positivo raggiunto.

Questo accordo e il più ampio percorso tracciato dal Piano Trump costituiscono un’opportunità unica per porre fine a questo conflitto che deve assolutamente essere colta. Per questo esorto tutte le parti a rispettare pienamente le misure già concordate e a lavorare per realizzare rapidamente i passi successivi previsti dal Piano di Pace.

L’Italia continuerà a sostenere gli sforzi dei mediatori ed è pronta a contribuire alla stabilizzazione, ricostruzione e sviluppo di Gaza”.

Trump si recherà in Israele per la liberazione degli ostaggi che dovrebbe avvenire lunedì. Oggi alle ore 1200 locali, scatterà nella Striscia un cessate il fuoco e l’esercito israeliano inizierà un riposizionamento lungo posizioni concordate.

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