Il territorio marchigiano fu tra i primi in Italia ad accogliere il monachesimo, movimento spirituale nato in oriente nel III secolo d.C. e diffusosi in Occidente già nel VI secolo grazie alla carismatica personalità di San Benedetto da Norcia. Numerose furono le abbazie che si costruirono.
Forte di questa storica eccellenza, la Regione Marche ha avviato un progetto dal titolo “Il Monachesimo nelle Marche. Viaggio alle radici della civiltà europea”, volto a sottolineare la presenza di comuni elementi artistici, culturali, e ambientali, che fanno capo al fenomeno del monachesimo benedettino.
Il percorso della mostra di carattere didattico-divulgativa, tra testi e immagini, si snoda in cinque sedi, una per provincia. Prende il via il 1° agosto per concludersi il 16 novembre. La prima tappa è l’Abbazia di Santa Maria di Chiaravalle (Abbadia di Fiastra, Tolentino MC – fino al 10 agosto). A seguire, l’Abbazia di San Michele Arcangelo (Borgo Pace, Lamoli PU – dal 15 al 24 agosto). L’Abbazia dei Santi Ruffino e Vitale (Amandola FM – dal 1° al 12 settembre). L’Abbazia di Santa Maria della Rocca (Offida AP – dal 27 settembre al 19 ottobre)L’Abbazia di Sant’Elena (Serra San Quirico AN – dal 25 ottobre al 16 novembre. Ai nostri microfoni il presidente della Comunità montana Esino-Frasassi, Fabrizio Giuliani, ci parla dell’importanza di questa iniziativa. Sette le sezioni espositive che metteranno a fuoco alcuni aspetti peculiari del monachesimo: i luoghi; le caratteristiche generali; gli elementi costruttivi, planimetrici e tipologici che caratterizzano i complessi architettonici; gli apparati decorativi; la descrizione degli scriptoria, ambienti dedicati alla trascrizione della letteratura classica e cristiana e alla decorazione dei codici; il monachesimo al femminile e l’iconografia dei santi benedettini. Oltre alla mostra, è stata realizzata una pubblicazione, a disposizione nei luoghi dell’itinerario. (Fonte: GoMarche – Autore Chiara Coletti)

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