Seicento enologi, provenienti da tutta Italia parteciperanno dal 30 maggio al 2 giugno, al congresso nazionale di Assoenologi, appuntamento che dopo 32 anni, torna ad essere ospitato nelle Marche. Era il 1977 e anche allora il Piceno fu sede dell’incontro di Assoenologi, svoltosi tra San Benedetto del Tronto e Grottammare. La location della edizione 2009, e’ stata organizzata tra Colli del Tronto, Offida e Ascoli Piceno.

Oggi a Colli del Tronto (Ap) si e’ tenuta la conferenza stampa di presentazione del 64* Congresso nazionale dell’Associazione enologi enotecnici italiani, alla presenza del vice presidente e assessore all’Agricoltura delle Marche Paolo Petrini, del presidente di Piceno Promozione, Algeo Marcozzi, del direttore generale dell’Associazione enologi enotecnici italiani, Giuseppe Martelli e di Alberto Mazzoni, presidente della sezione Marche dell’Associazione.

Il Vice presidente della Giunta regionale Petrini ha sottolineato che il dibattito che si sviluppa nell’ambito dell’incontro annuale degli enologi e’ di massimo livello quanto a idee e spunti che sottopone a tecnici e operatori. Per questo la Regione Marche ha sostenuto la realizzazione del congresso, in perfetta armonia con le linee d’intervento che il governo regionale persegue in modo integrato nella valorizzazione di ricettivita’, turismo, qualita’ della vita, dell’ambiente ed eccellenze enograstronomiche.

Accanto alla rivitalizzazione del manifatturiero, le Marche cercano nuove traiettorie di sviluppo. I prodotti, le tipicita’, le tradizioni, il territorio nel suo insieme non sono delocalizzabili, ne’ imitabili, per questo possono fornire valore aggiunto alla crescita della regione e al perseguimento di nuovi paradigmi di sviluppo. Le Marche pur essendo caratterizzate da tradizionali eccellenze manifatturiere, hanno saputo mantenere e valorizzare la qualita’ ambientale e le peculiarita’ paesaggistiche, di cui e’ figlia la vitivinicoltura. Un connubio tra terra e industria che non e’ sempre facile riscontrare nel paese.

L’Assoenologi, ha spiegato il direttore generale Martelli, rappresenta una antichissima associazione di categoria – un tempo riguardante i soli enotecnici – nata nel 1891, novanta anni prima dell’omologa francese. Rappresenta il 95% dei tecnici vitivinicoli impegnati nel settore. Ha Milano come sede centrale e 17 rappresentanze periferiche; Albero Mazzoni e Paola Cocci Grifoni, sono rispettivamente presidente e vice presidente di quella marchigiana. Il tema del Congresso e’ ”Il settore vitivinicolo cambia. Capire come evolve per essere pronti a vincere le sfide”, in un Paese come l’Italia, dove vengono prodotti 50 milioni di ettolitri di vino, pari al 17% della produzione mondiale e il 28% di quella Ue.(ASCA)

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