Martedì 26 aprile prende avvio “La cura di chi si prende cura”, un percorso gratuito rivolto alla formazione e al sostegno dei caregivers: le persone che prestano assistenza e vicinanza in modo continuativo a familiari o pazienti con fragilità.

Il progetto nasce dalla sinergia di quattro realtà del territorio che hanno fatto dell’assistenza ai più fragili il punto di forza della propria attività: il “Laboratorio della Speranza”, promosso per sostenere le comunità colpite dal terremoto del 2016, lo Iom, che presta assistenza domiciliare gratuita ai malati oncologici, il Cav, “Centro accoglienza vita”, che offre accoglienza e assistenza alle donne in difficoltà a causa della propria gravidanza, e “Facciamo rete”, il progetto nato per contrastare gli effetti della esclusione sociale acutizzati dalla pandemia.

“Obiettivo del corso – spiega don Paolo Sabatini, presidente del Laboratorio della Speranza – è quello di supportare i caregivers nel loro delicato e complesso tragitto, creando uno spazio e un tempo in cui rigenerarsi e che sappia fornire strumenti utili da utilizzare nel loro fondamentale ruolo. Il progetto vuole accompagnare e sostenere chi si prende cura al fine di contrastare fenomeni di burn out e solitudine”.

“I benefici di questo percorso – sottolinea Ludovica Teodori, presidente dello Iom di Ascoli Piceno – ricadranno non solo sul destinatario del corso ma anche sulla persona che il caregiver ha in carico. Questi incontri vogliono aiutare i caregivers a prendersi cura di loro stessi, a migliorare le loro giornate accanto al malato e a ricavarsi gli spazi necessari per vivere una vita per quanto possibile serena, nonostante le difficoltà”.

Il percorso prevede 2 momenti distinti e si svolgerà presso l’Istituto Spontini, in via del Trivio 19, ad Ascoli Piceno.

“Nella prima fase – spiega Anita Gasparrini, presidente del Cav – saranno promossi incontri di coaching per la cura di sé: scoperta delle proprie risorse e potenzialità, riallineamento ai valori, autoefficacia/autostima. Comunicazione efficace per migliorare il rapporto con se stessi e con gli altri: assertività, empatia, livelli di comunicazione, gestione del conflitto. Gestione del tempo: priorità, obiettivi, piani d’azione. E, infine, ma non ultimo, tecniche di rilassamento e di centratura: visualizzazioni guidate e mandala training”.

“Nella seconda fase – interviene la docente Emi Spinucci – sono previsti laboratori di musico-terapia pensati per aiutare le persone a riconoscere e gestire le proprie emozioni attraverso il canale sonoro-musicale e non verbale. Attraverso un approccio artistico e creativo si andrà a condividere esperienze formative e autoregolative utili per preservare la propria salute e la relazione con l’altro”.

Per informazioni e iscrizioni: Silvia Marinucci 3398945485 – doc.silvya90@gmail.com

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