Su proposta del ministro Fitto, il Consiglio dei Ministri ha impugnato la legge sul Piano casa della Regione Marche n.22 del 2009 ”Interventi della Regione per il riavvio delle attività edilizie al fine di fronteggiare la crisi economica, difendere l’occupazione, migliorare la sicurezza degli edifici e promuovere tecniche di edilizia sostenibile”.
A giudizio del Governo la legge della Regione Marche contiene ”una norma sui contratti sotto soglia comunitaria che introduce alcune disposizioni integrative alle prescrizioni del Codice dei Contratti, in materia di criteri di selezione dei concorrenti e aggiudicazione delle gare. Tali criteri aggiuntivi risultano illegittimi a fronte della competenza legislativa esclusiva dello Stato, ai sensi dell’art. 4, comma 3 del codice degli appalti, in quanto riconducibile alla nozione di tutela della concorrenza, così come confermato da consolidata giurisprudenza costituzionale (in particolare la sent. n.401/2007). Non spetta pertanto alla Regione prevedere ulteriori criteri o integrare quelli già stabiliti dallo Stato”. (ap)