OFFIDA – L’attività proposta dalla Fondazione Lavoroperlapersona è la costruzione di un grande gioco per far riflettere i ragazzi delle scuole medie di Offida sul concetto di città quale strumento di inclusione, integrazione e luogo di accoglienza. La città, infatti, rappresenta il cuore della esperienza comunitaria contemporanea, è uno spazio che si apre al mondo e viene da quest’ultimo arricchito, modellato e trasformato. Saper accogliere e saper includere rappresentano, dunque, due “competenze” fondamentali per i cittadini di domani, soprattutto in un mondo che assiste quotidianamente a migrazioni che ci interrogano e che, per quanti sforzi facciamo, ci obbligano ad una in presa in carico responsabile. La città, dunque, diventa il luogo ed il momento principale di scambio di vite, esperienze e realtà che tendono a sfumarsi, pur nella loro diversità. La città come spazio non più conchiuso ma aperto: deve rendersi non solo tollerante ma accogliente nei confronti di coloro che vi con-vivono. Un processo che ci spinge, da una parte, ad aumentare quanto più possibile i momenti di integrazione e, dall’altra, rimuovere ciò che impedisce o limita tale processo.

Il tema della attività dell’anno scorso è stato quello del trovarsi altrove, una situazione esistenziale che genera conflitto per la necessità di dover ripensare un luogo da chiamare casa; quest’anno, invece, ci piacerebbe esplorare proprio il senso e il luogo stesso del nostro essere “a casa” nella nostra quotidianità cittadina, passando, però, attraverso i racconti dei tanti luoghi lontani che, invisibili, sono proprio accanto a noi e attraverso gli occhi dei bambini che lottano “giocando” per una maggiore integrazione.

Tale obiettivo può essere raggiunto, a nostro avviso, grazie ad una riflessione più ampia sulle città del mondo, città che sembrano estremamente distanti e lontane ma che, invece, in modo invisibile, attraversano la nostra vita. Insomma, stimolare accoglienza attraverso la conoscenza delle realtà altre, affinché si possa riuscire a trasformare la propria città in luogo di dignità per tutti coloro che vi abitano.

Obiettivi

L’obiettivo della attività proposta dalla Fondazione Lavoroperlapersona è quello di promuovere il potenziamento dei saperi e delle competenze delle studentesse e degli studenti, aprendo la comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali, così come indicato dal nuovo PTOF di recente istituzione all’interno della riforma La Buona ScuolaIn questo senso, l’attività proposta vuole andare ad implementare i saperi degli studenti, mettendoli a contatto con delle realtà che spesso ignorano, attraverso lo sviluppo di competenze relazionali. Una attività che li porterà non solo ad acquisire nuove nozioni ma anche, e soprattutto, a conoscere meglio la propria realtà cittadina, fornendo nel contempo delle proposte operative che saranno direttamente sottoposte alle istituzioni del territorio.

Ambientazione

Un enorme tornado, giunto da chissà dove, ha spazzato via la città di Offida, che ora si ritrova dispersa per tutto il mondo ed è scomparsa dalla mappe. Lo scopo dell’attività sarà quello di ritrovare i vari “elementi” che compongono la città, compiendo un viaggio per recuperare gli oggetti perduti. I pezzi della città, infatti, sono ora dispersi tra alcune città del mondo, pezzi che sono stati riutilizzati in altro modo e arricchiti dall’incontro con le diverse realtà. I ragazzi, allora, in ogni luogo visitato dovranno affrontare una prova, per riconquistare le propria identità e, nello stesso tempo, vedersela trasformata dalle altre culture con cui è entrata in contatto. Ogni “mini-gioco” insisterà su di un elemento della città, facendo giocare i ragazzi con il loro significato: una prova riguarderà il muro, un altro il ponte, un altro le strade e per ultimo gli edifici. Una volta ritornati “a casa” saranno così in grado di ricostruire la città, ma, nello stesso tempo, dovranno trovare un modo per far ritornare l’elemento che più di ogni altro rende viva la città: le persone.

Svolgimento generale

Il percorso inizia con la lettura del testo Marcovaldo di Italo Calvino, che i ragazzi dovranno leggere durante l’anno (magari nelle vacanze natalizie) come momento propedeutico e introduttivo al tema della città. Una lettura capace di stimolare i ragazzi a cavallo di fantastico e reale. Il gioco coinvolgerà le classi seconde e terze dell’Istituto Comprensivo di Offida e si svolgerà nelle giornate di Venerdì 22 e Sabato 23 Aprile 2016

1) Venerdì 22 Aprile – ore 9:00 / 13:00

Con l’aiuto dei volontari della Fondazione, ogni classe scoprirà che la città di Offida è stata scomparsa dalle mappe a causa di un fortissimo uragano che ha portato via tutto. Come primo passaggio, i ragazzi dovranno scrivere su di un cartellone le cose negative della loro città e, successivamente, partiranno per un piccolo tour in quattro luoghi di Offida (la sede della Fondazione, il cortile della scuola media, il chiostro di San Francesco e il Teatro di Offida) dove troveranno ad attenderli delle piccole prove di abilità da svolgersi in gruppo, ognuna a simboleggiare una città del mondo e un elemento della città. La scelta delle città non sarà casuale, ma è direttamente legata alla partecipazione dei ragazzi della comunità di Rondine, una realtà che gli studenti di Offida hanno potuto conoscere al Film Festival di Maggio 2015. Ogni ragazzo, infatti, sarà il “supervisore” della attività e, una volta che gli studenti avranno completato la propria prova, spiegherà loro a cosa tale gioco si riferisse, dandogli indicazioni sulla loro cultura e sulla loro città di provenienza. I ragazzi, così, verranno a conoscenza sia a livello pratico che a livello teorico con una cultura diversa, imparando in questo modo altri modi di vivere e raccontare la città. Prima della partenza, i ragazzi segneranno su di un foglio alcune parole “negative” che, secondo loro, descrivono la città di Offida: una attività che servirà poi alla fine per la fase di restituzione.

Gli elementi su cui insisteranno i mini-giochi proposti sono:

il muro: questa attività ha come obiettivo far comprendere come il muro, è sia un elemento che divide e che protegge sia un elemento di unione se pensato attraverso una logica che non sia quella della differenza ma quella dell’accoglienza; Descrizione attività – luogo: cortile della scuola – Testimonianza: Rondine. All’interno del cortile della scuola sarà costruito un muro fatto di scatole di cartone che i ragazzi dovranno abbattere utilizzando delle palline di tennis. Al di là del muro, troveranno la testimonianza del ragazzo di Rondine che racconterà come molto spesso il muro sia non solo un elemento che protegge, ma che divide e di come spesso sia necessario abbatterlo per riuscire ad incontrare l’altro.

il ponte: questa attività ha come obiettivo far comprende come il ponte sia un elemento che unisce due diversi mondi che, seppur vicini, possono essere anche molto distanti. In questo senso, il ponte sta a rappresentare la volontà di dialogo e il tentativo di conoscere l’altro; Descrizione attività – luogo: sede della Fondazione – Testimonianza: Rondine All’interno della sede della Fondazione, sarà allestita una fila di candele dalla grandezza e forma variabile lungo una linea. Lo scopo del gioco è quello di accendere la fila di candele, collegando così i due estremi. Le varie candele possono essere accese risolvendo gli enigmi che saranno proiettati sullo schermo. La testimonianza dovrà far notare come nella differenza delle varie candele, tutte concorrono a produrre la stessa luce: le differenze non impediscono di unire, anzi, possono aiutare perché se ne manca una, non è più possibile costruire il ponte di luce.    

la strada: questa attività ha come obiettivo quello di far comprende come le strade siano l’elemento cardine di ogni relazione urbana, capace di rendere prossimo ogni aspetto della sua vita aprendolo verso l’orizzonte, verso il futuro; Descrizione attività – luogo: Chiostro di S. Francesco – Testimonianza: Rondine. All’interno del chiostro sarà costruito un percorso ad ostacoli che ogni ragazzo della classe dovrà affrontare; nel percorso sono previsti: una ragnatela fatta di fili attraverso cui passare, riuscire a portare una pallina da pingpong in bocca senza farla cadere oltre ad breve percorso su dei mattoni. La Testimonianza dovrà insistere sul fatto che in alcuni paesi le strade non sono spazi liberi e accoglienti, ma luoghi privi di ostacoli e potenzialmente pericolosi. Non sempre le strade sono fatte per le persone, men che meno per i ragazzi. Per trasformare la strada da pericolo in opportunità dobbiamo impegnarci.  

l’edificio: questa attività ha come obiettivo quello di far comprendere come gli edifici rappresentino il legame con il passato, con una storia che ci viene lasciata come eredità e che siamo chiamati a non far morire ma, anzi, a rendere ancora più vitale. Descrizione attività – luogo: Teatro Serpente Aureo – Testimonianza: Rondine. I ragazzi dovranno camminare in equilibrio su di una tavoletta lunga 4 metri appoggiata sul palcoscenico del teatro. A questo punto, la testimonianza di Rondine mostrerà come le scarpe simboleggino un po’ il nostro passato, i luoghi che conosciamo e che ci sono familiari e senza i quali possiamo sentirci fuori posto. Un fuori posto che non è sempre voluto ma alcune volte necessario. A questo punto i ragazzi ripeteranno l’attività mischiandosi le scarpe con quelle dei compagni.

Una volta che i gruppi avranno affrontato tutte le prove, ritorneranno nella propria classe e avrà inizio la seconda fase. In questo spazio, i ragazzi dovranno “ricostruire” Offida con ciò che hanno preso dalle altre città e cercare di far tornare le persone ad abitarla (ricongiungendosi, idealmente, al film che sarà proiettato nella giornata finale). Riprenderanno in mano, quindi, il cartellone che hanno scritto alla partenza e “cancelleranno” quelle parole negative attaccandoci sopra dei post-it colorati con le cose che hanno imparato durante la giornata. Una volta completato il quadro e riletto insieme il risultato, i volontari della Fondazione aiuteranno i ragazzi ad elaborare una proposta concreta per Offida, al fine di avvicinare quanto più possibile quella città ideale alla loro realtà.

Restituzione – 23 Aprile 2016  

La giornata della restituzione delle proposte elaborate dai ragazzi avverrà sempre ad inizio Aprile, una volta che tutti avranno compiuto l’attività. Le classi, a quel punto, saranno invitate alla proiezione del film Tutti per uno del regista Romain Goupil all’interno del teatro del Serpente Aureo, sul tema dell’integrazione vista dai ragazzi. Una volta conclusasi la proiezione, ci sarà un breve resoconto del gioco a cura della Fondazione con la presenza del Sindaco e degli assessori della giunta che raccoglieranno dalla viva voce dei ragazzi alcuni suggerimenti per trasformare Offida in una città ancora più accogliente, grazie al loro cammino compiuto tra le altre realtà del mondo. 

INFO: Dott. Sabina Premici +39 333 4737186

FONDAZIONE LAVOROPERLAPERSONA

Via Ferdinando Fabiani n.24, 63073 Offida (AP) – tel. 0736.887080

Via Fogliano n.3, 00199 Roma – tel. 06.85356030

www.lavoroperlapersona.it

(red)

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