di Alberto Premici – In attesa delle analisi che verranno effettuale il 27 luglio sui frammenti ossei rinvenuti nelle tombe del Campo Santo Teutonico, fanno clamore le dichiarazioni odierne di Alì Agca sul caso Emanuela Orlandi, sparita il 22 giugno 1983.

In una lettera aperta alla stampa internazionale, fatta pervenire dalla Turchia tramite il suo legale, l’ex terrorista turco, attentatore di Papa Giovanni Paolo II, sostiene che “Emanuela Orlandi è viva e sta bene da 36 anni. Non ha mai subito nessuna violenza, anzi è stata trattata bene sempre. Non fu mai sequestrata nel senso classico del termine, ma fu vittima di un intrigo internazionale per motivi religiosi-politici collegati anche con il Terzo Segreto di Fatima. Basta con menzogne e calunnie contro i morti come il prelato Marcinkus e Enrico de Pedis e altre persone innocenti. Nessuna criminalità e nessuna sessualità c’entrano con il caso Emanuela Orlandi. Tutti invitano il Vaticano a rivelare qualche documento in suo possesso sull’intrigo internazionale Emanuela Orlandi. Invece io – afferma l’ex Lupo Grigio – invito la Cia a confessare la responsabilità diretta sul complesso di intrighi internazionali degli Anni Ottanta. Ci sono molte cose da dire, ma per ora devo limitare il discorso”.

Agca non è nuovo a dichiarazioni eclatanti sul caso in questione e queste ultime affermazioni sono da prendere con la dovuta cautela. Sta di fatto che è stato al centro di contesti molto pesanti e influenti con coperture e appoggi. Già nel 2011, intervenendo in diretta a Chi l’ha visto?, l’ex terrorista dichiarò che la “Orlandi è stata rapita dalla Cia in cambio della mia liberazione”.

Nel 2016 tornò sull’argomento affermando: ” La Orlandi è stata rapita dalla Cia in collaborazione col Vaticano per liberare il sottoscritto dal carcere. Le prove ci sono. Poi hanno portato la Orlandi in un convento di clausura. E’ ancora viva, in mano al Vaticano. L’hanno plagiata, probabilmente è una suora. Papa Francesco deve ordinare al Vaticano di liberare la Orlandi. Il Papa sa che è viva, ma non sa dov’è”.

Dura la replica della famiglia Orlandi, che per voce dell’avvocato Laura Sgro’ dichiara: “Ali Agca dovrebbe assolutamente smetterla di arrecare dolore alle persone, cosa che ha già fatto abbastanza nella sua vita”.

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