image Il crollo della Borsa di New York non risparmia neanche il calcio nostrano. L’Ascoli Calcio non può pagare le ultime tre mensilità ai propri dipendenti perché la finanziaria a cui si rivolgeva è stata coinvolta nel famoso crack finanziario. “L’Ascoli Calcio spa – si legge in una nota – comunica che non ha potuto rispettare appieno il termine odierno, 30 settembre, per il pagamento delle mensilità contrattuali obbligatorie nei confronti dei propri tesserati per l’improvvisa ed inaspettata mancata erogazione di un finanziamento il cui esito e perfezionamento era previsto per il il 30 settembre e che invece, a seguito dei ben noti accadimenti finanziari internazionali, ha subito uno slittamento di circa una decina di giorni lavorativi. L’Ascoli Calcio ha comunque saldato una parte di quanto dovuto ai calciatori. Una problematica relativa ai tempi ed alla forma più che alla sostanza, tanto che la società garantisce il pagamento degli stipendi suddetti nel brevissimo termine. Della situazione sono stati informati tecnico e calciatori i quali hanno mostrato disponibilità e grande sensibilità nel recepire la situazione venutasi a creare. Un comportamento che ha messo in luce un forte senso di responsabilità ed un vero attaccamento ai colori bianconeri, per questo a tutti loro va un sincero ringraziamento“. (ap)

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