di Alberto Premici – Il Piceno è ormai in emergenza idrica. Dal 5 agosto scorso la CIIP spa, gestore delle reti idriche del territorio, a causa del perdurare della riduzione delle portate in sorgente e dell’elevata domanda idrica dalle utenze, ha pianificato la sospensione del servizio nelle ore notturne (nostro articolo).

Il periodo trascorso ha aggravato la situazione, tanto da convincere i vertici CIIP al coinvolgimento della Protezione Civile, per discutere della situazione critica e trovare soluzioni.

E ciò avverrà ai massimi livelli perchè, si apprende da fonti locali, il 4 settembre la sede CIIP di Ascoli Piceno, ospiterà il capo dipartimento della Protezione Civile, dott. Angelo Borrelli, per un incontro con i vertici dell’azienda e i rappresentanti dell’’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale, ente si occupa di difesa del suolo, risanamento idrogeologico e tutela quantitativa e qualitativa delle risorse idriche del territorio di competenza.

Il preoccupante livello raggiunto dalla crisi idrica, dovuto essenzialmente alla diminuzione delle piogge negli ultimi mesi e ad una riduzione della portata delle sorgenti, ha impegnato CIIP e Autorità di Bacino a cercare in fretta nuove fonti di approvvigionamento, già individuate nella zona di Arquata.

La riunione dei primi di settembre dovrebbe portare ad uno snellimento degli iter progettuali ed amministrativi per la realizzazione dei nuovi impianti che, a regime, potrebbero garantire un incremento di portata di almeno 80 litri al secondo.

Alle problematiche di portata, vanno aggiunte quelle legate alle nuove metodologie e tecnologie in fase di progettazione antisismica delle reti di distribuzione, su cui si sta già lavorando, stante la manifesta vulnerabilità delle condotte esistenti, dopo i terremoti degli anni scorsi.

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