di Alberto Premici – Come ogni venerdì, da un pò di tempo a questa parte, l’Istituto Superiore di Sanità ridisegna la mappa dei colori settoriali che caratterizzano il livello di restrizioni, in base all’ormai noto indice di contagio Rt. (come si calcola: qui un articolo esaustivo di Open).

Queste attribuzioni scaturiscono dai dati che emergono dal costante monitoraggio dell’ISS e che spesso trovano la contrarietà di alcuni presidenti di regione, nella lotta tra i numeri statistici in possesso, sempre in bilico tra più o meno Rt1.

E’ l’algoritmo, ormai, che sentenzia le ripartenza o meno di una zona o di una regione; le riaperture delle attività però, sono sempre più a rischio per il propagarsi delle varianti al virus (sudafricana, inglese, brasiliana, scozzese, ecc), che certamente complicano la situazione.

In base alla precedente ordinanza del Ministro della salute del 13 febbraio 2021, sono attualmente ricomprese nell’area gialla: Calabria, Campania, Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Valle d’Aosta, Veneto; nell’area arancione: Abruzzo, Liguria, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Sicilia, Umbria. Nell’area rossa: nessuna regione. 

Queste le disposizioni settoriali del Ministero della Salute delle tre aree: area giallaarea arancionearea rossa.

E’ ormai parere comune che, solo un’accelerazione della vaccinazione capillare di massa e per tutte le fasce d’età, sia strumento fondamentale per uscire dal problema e tornare ad una vita normale che, di certo, non sarà più come prima.

I dati dell’ultimo monitoraggio ISS non sono dei migliori e costringono il ministero della Salute ad una stretta nelle zone d’Italia più a rischio, anche se alcune regioni sono appena sotto la soglia dell’Rt=1: “L’incidenza è in crescita a 0.99 (range 0.95 – 1.07), rispetto alla settimana precedente”. I casi covid in Italia sono 135,46 per 100.000 abitanti (8-14 febbraio) contro 133,13 del periodo 1-7 febbraio.

Nelle Marche sono 488 i positivi nelle ultime 24 ore, con la provincia di Ancona in testa per numero di casi (234), seguita da Pesaro Urbino con 103, Macerata con 70, Fermo con 28, Ascoli Piceno con 27, oltre ai 26 casi fuori regione. Il comune di Offida, al momento, rileva 7 positivi e 19 quarantene.

In attesa dei dati ufficiali, la situazione delle zone in Italia a partire da domenica 21 febbraio 2021 potrebbe cambiare con alcune regioni che passerebbero in zona arancione: Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Marche. Rischio elevato in Abruzzo e Umbria.

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