A general view of Pfizer Manufacturing Belgium in Puurs, Belgium, Monday, Nov. 9, 2020. Pfizer said Monday that early results from its coronavirus vaccine suggest the shots may be a surprisingly robust 90% effective at preventing COVID-19, putting the company on track to apply later this month for emergency-use approval from the Food and Drug Administration in the United States. (AP Photo/Virginia Mayo)

Il puntuale bollettino quotidiano del Ministero della Salute sulla situazione pandemica in Italia, ci riporta alcuni dati positivi che lasciano ben sperare. Sono purtroppo 16.974 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, ieri erano stati 16.168, ma 380 le vittime in un giorno (ieri 469). Un dato purtroppo ancora alto ma in decremento da qualche giorno.

In totale i casi da inizio epidemia sono 3.826.156, i morti 115.937. Gli attualmente positivi sono 510.023 (-4.637 rispetto a ieri), mentre i guariti e dimessi dall’inizio della pandemia sono 3.200.196 (+21.220). In isolamento domiciliare ci sono (481.019) persone (-3.782 rispetto a ieri).

Sono 319.633 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia. Ieri i test erano stati 334.766. Il tasso di positività è del 5,3%, ieri era stato del 4,8%. 3.417 (3.490 ieri) i pazienti ricoverati nelle rianimazioni in Italia, in calo di 73 unità rispetto a ieri nel saldo giornaliero tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero, sono stati 211 (ieri 216). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 25.587 persone, in calo di 782 rispetto a ieri.

Sul fronte dei vaccini oggi segnaliamo un’intervista esclusiva al Corriere della Sera di Albert Bourla, presidente e amministratore delegato di Pfizer, che si sbilancia in una previsione rassicurante: «In un paio di mesi non ci sarà più un problema di disponibilità dei vaccini. Siamo pronti a fornire all’Ue centinaia di milioni di dosi in più nei prossimi due anni. L’efficacia è stata al 100%. Da quel che vediamo il nostro vaccino protegge da tutte le varianti. Entro l’autunno il ritorno alla normalità. In futuro il Covid-19 diventerà come un’influenza».

(L’intervista integrale)
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