di Alberto Premici – Una paziente è stata sottoposta ad accertamenti presso l’ospedale di Macerata, per valutare se sia stata contagiata da coronavirus.

Si tratta di donna, di nazionalità cinese, rientrata da poco dalle zone a rischio, e che presentava i sintomi classici delle sindromi simil-influenzali, ovvero febbre, tosse e mal di gola. Alcune fonti parlano di un caso analogo, sempre nella nostra regione.

Entrambi però non rientrerebbero nella definizione di “caso sospetto” secondo le indicazioni che il Ministero della Salute ha recentemente emanato il 22 gennaio.

Il Servizio Sanitario Regionale rende noto che “Come di consueto, quando deve essere pianificata la risposta di sistema a tematiche di sanità pubblica di interesse regionale, è stato allertato il GORES, Gruppo Operativo Regionale Emergenze Sanitarie, con la finalità di approfondire la situazione, valutare le procedure e dare indicazioni e raccomandazioni per organizzare al meglio la eventuale risposta del servizio sanitario regionale”.

Il coronavirus continua a fare paura in Cina dove, per cercare di bloccarne la diffusione, sono stati annullati molti festeggiamenti per il Capodanno.

Secondo l’ultimo aggiornamento dell’Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control), i casi confermati sono 897, con 26 morti.

Altri casi sono stati segnalati a Bari, Parma, in Francia (confermati) e negli Stati Uniti.

Da ieri mattina sono stati fermati i movimenti in uscita da Wuhan, l’epicentro dell’infezione, 11 milioni di abitanti: niente voli, niente treni, posti di controllo ai caselli delle autostrade.

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