Il Consiglio regionale delle Marche ha approvato, nella tarda serata di ieri, la nuova legge che regolamenta le Comunità Montane, che scendono da 13 a 8. Le due attuali del Montefeltro rimarranno attive fino al 31 dicembre 2009. Il Consiglio regionale delle Marche ha approvato, nella tarda serata di ieri, la nuova legge che regolamenta le Comunità Montane, che scendono da 13 a 8. Le due attuali del Montefeltro rimarranno attive fino al 31 dicembre 2009, nell’attesa del pronunciamento del Parlamento sulla richiesta di secessione dei sette Comuni della Valmarecchia che hanno chiesto, con un referendum nel dicembre 2006, di passare in Emilia Romagna. Se il parere non dovesse arrivare, le due comunità confluiranno in unico Ente.
Maria Assunta Paci, presidente Uncem Marche, si dice soddisfatta del riordino approntato dalla Regione per le Comunità montane. Anche se non mancano i punti critici, a partire dal numero finale degli enti:
“Sugli ambiti vedremo come si assesta la cosa, tra 8+1 o 9+1 non cambia molto. L’importante è stato confermare sostanzialmente per intero la gestione delle aree montane e della popolazione (oltre 300mila persone), ma soprattutto è fondamentale vedere ribadito il ruolo di amministrazione e sviluppo del territorio affidato alle Cm.
Questo concetto esce rinforzato dal Consiglio regionale, e non era affatto scontato che si riuscisse a fissare la priorità dell’ente rispetto ad altri soggetti. Naturalmente ora il prossimo passaggio sta nei progetti del governo Berlusconi, negli annunciati tagli, ma sono certa che anche in quella sede l’analisi concreta delle esigenze porterà a più miti consigli. Non possiamo dimenticare che il sacrificio è duro e le conseguenze sui cittadini si faranno sentire se verrà meno lo spirito di impegno ed efficienza che fino a oggi ha caratterizzato il nostro lavoro”. (Fonte: GoMarche)

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