Non sono in discussione le giuste ragioni di tutela privacy ma i Sindaci devono avere assolutamente contezza dei numeri dei contagi e delle persone in quarantena. Questa situazione va sbloccata immediatamente. Non è un vezzo o un capriccio ma una reale necessità in considerazione del nostro essere in prima linea a contrastare e coordinare tutte le attività collegate all’emergenza.

Si rende indispensabile un aggiornamento costante dei dati nel proprio territorio per assicurare i servizi essenziali e monitorare le misure di contenimento.

Già una precedente nota della protezione civile chiariva che le ASL avrebbero dovuto comunicare i dati dei contagiati ai Comuni nei casi in cui questo sia indispensabile per le attività connesse alla gestione dell’emergenza sanitaria in atto.

La sospensione richiesta dalla Protezione civile con lettera protocollata in data 17 marzo 2020 non va bene. Il trattamento dei dati deve avvenire nei limiti delle competenze e funzioni attribuite e ai soli fini del contrasto all’epidemia. 

Si preveda un obbligo legale e penale di riservatezza ma bisogna sbloccare la situazione è che vengano forniti dati ogni 48 ore. A tal proposito vanno autorizzate le Prefetture a fare questo sulla base dei dati che il Gores o i predisposti uffici regionali elaboreranno di volta in volta.

E siamo sicuri che il presidente De Caro sarà in grado di gestire al meglio la situazione

Nazareno Franchellucci – Presidente ALI Marche

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