La vendemmia è ormai in corso per la Tenuta Cocci Grifoni che, alle porte dell’estate, aveva annunciato di non partecipare al consueto appuntamento di Cantine Aperte a causa di lavori di risistemazione e ampliamento dell’azienda. A qualche mese di distanza ecco l’importante novità: il passaggio al fotovoltaico che ha reso possibile la prima vendemmia della zona a energia verde. L’annuncio di lavori di sistemazione dell’azienda che ha accompagnato la scelta di non prendere parte come di consueto a Cantine Aperte ha portato con sé un’importante novità: la Tenuta Cocci Grifoni è la prima azienda vitivinicola del Piceno a lavorare utilizzando energia verde proveniente da un impianto fotovoltaico installato in loco. L’installazione dei pannelli solari, realizzata sul tetto dell’impianto di copertura dei vasi vinari in acciaio (una scelta che ha permesso sia di rispettare i terreni sia di eliminare completamente l’impianto visivo), è stata ultimata nei mesi scorsi e poi è avvenuto lo switch-off proprio mentre la vendemmia prendeva il via. Il passaggio al fotovoltaico, che garantirà con una media insolazione la produzione di 18 KWH, permetterà all’azienda di proseguire in maniera ancora più concreta la propria filosofia di rispetto e valorizzazione del territorio, grazie all’impiego di energia verde per la metà del fabbisogno aziendale, diminuendo via via il proprio impatto ambientale. “Il passaggio al fotovoltaico era in programma da qualche tempo” commenta Marilena Cocci Grifoni, responsabile commerciale dell’azienda per il mercato estero, che con la sorella Paola e la madre Diana Marchetti è alla guida dell’azienda “E la sua realizzazione ci sembra un buon modo per proseguire sulle orme degli insegnamenti che ci ha lasciato nostro padre [Guido Cocci Grifoni, scomparso lo scorso 11 luglio, n.d.r.] all’insegna di un rispetto del territorio che passa anche attraverso l’impiego di fonti rinnovabili di energia. Come azienda crediamo infatti che anche questa sia una forma di valorizzazione della nostra area: ci permette di utilizzarne al meglio le risorse, riducendo il complessivo impatto ambientale. Ci auguriamo che questa scelta possa essere conosciuta e apprezzata tanto in Italia quanto all’estero, in un momento in cui le problematiche ambientali sono questioni così vive e per le quali è necessario mettere in atto il prima possibile soluzioni concrete”.

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