OFFIDA – Si celebra in questi giorni il Miracolo Eucaristico di Offida, tra eventi religiosi e civili e sportivi. Dopo la festa della Famiglia e la 17a Maratonina del Serpente Aureo di ieri, oggi il programma prevede la Processione della Sacra Spina alle ore 19.30 ed il concerto del Corpo bandistico “Città di Offida” alle ore 21,00, presso il Teatro Serpente Aureo (ingresso libero).

Domani, 3 maggio, celebrazioni si ss.Messe dalle 7.00 alle 12.00, apertura del Sacrario delle Sacre Reliquie alle ore 9,00, s.Messa presieduta dal Vescovo Diocesano Mons.Giovanni D’Ercole alle ore 11.00 e solenne processione della Croce Santa per le principali vie del centro di Offida dalle ore 18,00.

A seguire, presso il Teatro Serpente Aureo, con inizio alle ore 21,00, concerto Cover Le orme dei Pooh (ingresso libero). Concluderanno i festeggiamenti i fuochi pirotecnici alle ore 23.30.

Il miracolo eucaristico di Offida secondo la tradizione sarebbe avvenuto nella città di Lanciano (già nota per il più antico miracolo eucaristico del VII sec.), nel 1273: una donna, su invito di una fattucchiera cui si era rivolta, gettò un’ ostia consacrata sul fuoco, ma la particola si sarebbe trasformata in carne, da cui sarebbe sgorgato sangue abbondante; le reliquie sono ancora visibili nel santuario di Sant’Agostino di Offida.

offida3I fatti avvennero in una stalla del quartiere di Lanciano vecchia: una donna chiamata Ricciarella, volendo riconquistare l’amore del marito, Giacomo Stasio, si rivolse ad una fattucchiera, che le consigliò di preparare una pozione cuocendo sul fuoco un’ostia consacrata.

Ricciarella nascose l’ostia presa durante la messa; giunta nella stalla di casa sua, mise un coppo sul fuoco e vi pose dentro l’ostia che, improvvisamente, si sarebbe tramutata in carne e avrebbe cominciato a grondare sangue.

La donna, terrorizzata, nascose tutto sotto un cumulo di paglia e corse a casa. Ricciarella non riuscì a tenere il segreto a lungo: allarmata anche da strani presagi (pare che il cavallo del marito rifiutasse di entrare nella stalla e si inginocchiasse sulla soglia), dopo pochi giorni confessò tutto al priore del convento agostiniano di Lanciano, fra Giacomo Diotallevi, che portò le reliquie in chiesa e successivamente in Offida, sua città natale, nel 1280.

(ap)

 

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