“Oggi il governo regionale vara un misura di straordinaria importanza: un forte contributo all’assunzione di giovani unito al sostegno all’internazionalizzazione delle imprese”. Questo l’annuncio dato in anteprima dal presidente della Regione, Gian Mario Spacca, nel corso dell’Assemblea di Confindustria Ascoli alla presenza del presidente nazionale Giorgio Squinzi. Un provvedimento con un duplice obiettivo: sostenere l’occupazione, soprattutto giovanile, da un lato; aiutare le micro e piccole imprese ad aprirsi ai mercati internazionali di maggiore interesse, dall’altro. La misura favorisce infatti l’inserimento lavorativo di giovani laureati e diplomati fino a 35 anni di età e con formazione specifica nel settore dell’internazionalizzazione delle imprese. L’intervento si articolerà in due fasi. La prima prevede l’emanazione di un avviso per la costituzione di un elenco, rivolto a giovani laureati e diplomati, in particolare disoccupati, inoccupati, in mobilità, coperti da ammortizzatori sociali o occupati, residenti o domiciliati (da almeno un anno) nelle Marche e in possesso di una formazione specifica nel settore dell’internazionalizzazione d’impresa. L’elenco sarà poi messo a disposizione delle micro, piccole e medie imprese che intendano assumere i giovani selezionati. La seconda fase riguarda l’emanazione di un bando per l’assegnazione di incentivi alle imprese, anche in forma aggregata, su progetti di internazionalizzazione. L’incentivo sarà concesso all’impresa che assume a tempo indeterminato (part-time o full time) o determinato (solo full time) almeno uno dei giovani presenti nell’elenco. L’incentivo, che avrà durata biennale, sarà pari al 50% del costo salariale lordo annuo fino ad un massimo di 20mila euro annui. L’impresa avrà l’obbligo di mantenere l’assunzione per un periodo minimo di tre anni. “Oggi come non mai – ha detto Spacca all’Assemblea di Confindustria – occorre rapidità di decisione e massima concretezza dei progetti. Non teorie, ma azione. Il provvedimento varato dal governo regionale va proprio in questa direzione. Nei quattro anni di crisi, dal 2008 a oggi, le Marche hanno mantenuto invariato il numero di occupati grazie anche alla tutela degli ammortizzatori sociali. Dopo la difesa occorre però creare nuove opportunità di lavoro: questo lo spirito della misura che attiviamo. Istituzioni, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali devono porre al centro, in questo difficile momento, l’impresa, perché crea reddito e occupazione. Oggi come non mai abbiamo bisogno di lavoro e reddito per la tenuta dei nostri livelli di benessere. E’ per questo che la Regione ha definito una road map per il sostegno all’impresa e al lavoro, ispirata a massima concretezza e rapidità degli interventi, che passa attraverso innovazione, finanza e semplificazione amministrativa. Viviamo in un contesto internazionale – ha concluso – in cui è massimo l’impegno di tutti i Paesi per crescere. Serietà, impegno e rigore sono le parole d’ordine per conquistare nuovi spazi. Lo stesso dobbiamo fare noi: non possiamo più dividerci secondo logiche localistiche, ma conseguire risultati come sistema. Dobbiamo uscire dall’egoismo individuale e di settore e rilanciare un grande progetto di crescita del Paese, della comunità regionale”. Relativamente al provvedimento adottato oggi dal governo regionale, a tutela dell’occupazione regionale si stabilisce che i progetti di internazionalizzazione delle imprese non devono prevedere interventi di delocalizzazione: se ciò avvenisse gli incentivi sarebbero revocati. Nel caso di un’assunzione a tempo determinato full time, se il dipendente verrà poi stabilizzato a tempo indeterminato, l’impresa beneficerà di un ulteriore incentivo. Nel caso di assunzione di un lavoratore già occupato l’importo dell’incentivo è ridotto della metà. (red)

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