resti-dei-motorini-coinvolti-nellincidente.jpgUn brano del libro che Marco Ahmetovic – il rom che nell’aprile scorso, guidando ubriaco il suo furgone, travolse e uccise Alex Luciani, Eleonora Allevi, Davide Corradetti e Danilo Traini – sta scrivendo è stato anticipato pomeriggio dal programma di Canale 5 ‘Verissimo’. “All’improvviso – scrive il rom – da una curva esce una macchina con le luci alte e mi acceca. Sento un gran botto e lì perdo i sensi. Dopo una decina di minuti mi risveglio, vedendo mio padre. E che cosa era successo? Un incidente con dei motorini che si erano dati alle fiamme. Morirono quattro ragazzi di Appignano”. La troupe televisiva è entrata nell’appartamento di San Benedetto del Tronto dove Ahmetovic sta scontando i domiciliari. Nel corso del programma sono state trasmesse le immagini dell’interno dell’abitazione, ma il rom non è mai apparso. Ad aprire la porta è stato il proprietario della casa, il quale garantisce che il il ventiduenne ”è stato rinchiuso in uno sgabuzzino per tutto il tempo delle riprese e non è venuto a contatto con nessuno”. Secondo la persona che ospita il rom, il memoriale – il titolo dovrebbe essere ”Anch’io sono un essere umano”, stando all’agente di Ahmetovic Alessio Sundas – è ”terminato”. “Lo sto correggendo”, ha spiegato, e ci sono già delle richieste di editori per pubblicarlo. E tra i parenti delle vittime l’indignazione è sempre più alta. ”Non mi vengano a dire che quello è un bravo ragazzo – è l’amaro commento di Carmine Allevi, madre di Eleonora, 18 anni, una delle vittime della strage di Appignano -. Lui è andato a scuola con mia figlia e anche a quei tempi era quello che era. Io non ho più mia figlia e perchè? Per un pazzo ubriaco”. (Fonte: Il Resto del Carlino)

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